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Covid 19

Scuole chiuse e zona arancione in Campania: cosa rischiamo se aumentano i contagi

I prossimi giorni saranno decisivi per capire il futuro della Campania: se i contagi continueranno a salire scatteranno (quanto meno) le restrizioni della zona arancione e le scuole si richiuderanno nuovamente per passare nuovamente alla didattica a distanza.
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Se aumentano i contagi da Covid-19 in Campania nelle ultime due settimane di febbraio rischiamo grosso. Rischiamo una replica del 2020, quando proprio alla fine del secondo mese dell'anno esplose la pandemia in Italia, prima in Europa ad essere toccata dal virus che ha cambiato tutto il mondo. Soltanto che stavolta non siamo presi alla sprovvista: sappiamo benissimo cosa fa il virus e cosa si rischia, sappiamo che oltre un certo numero di contagi ospedali e medici non bastano, sappiamo che il rischio di nuovi provvedimenti è ben più che una ipotesi.

Ci sono molti fattori da tenere sott'occhio. Nelle prossime ore avremo l'Unità di crisi della Campania a fare una disamina della situazione regionale; venerdì come sempre l'Istituto superiore di Sanità renderà noto il suo monitoraggio settimanale e lì avremo una prima controprova: se i contagi stanno davvero salendo e con essi focolai e indici di stress del sistema ospedaliero campano, potremmo finire in zona arancione con tutte le restrizioni che abbiamo già imparato a conoscere. Diverso è per le scuole: dopo due ordinanze bocciate dal Tar della Campania Vincenzo De Luca vuole andare sul sicuro e attendere dati sul monitoraggio di almeno due settimane prima di procedere con decisioni draconiane che portino di nuovo il 100 % degli studenti in didattica a distanza.

Per ora dunque l' Unità di Crisi della Regione Campania, invierà a tutti i prefetti e ai sindaci quello che definisce «grave quadro epidemiologico regionale registrato, in termini generali, nonché in ambito scolastico» con l'obiettivo di valutare per ogni singola realtà locale il  passaggio alla didattica a distanza fino alla fine del mese di febbraio.

Tra San Valentino e Carnevale se il meteo non sarà cattivo ci saranno molte persone in strada: è un fattore da non sottovalutare. Le scene degli assembramenti nei passati weekend non sono piaciute a molti. Rodolfo Punzi, medico e Direttore del dipartimento malattie infettive dell'ospedale Cotugno di Napoli, parlando con Fanpage.it del caos incontrollato in strada l'ha descritto così: «Sono scene che fanno paura. Se i cittadini osservano di più e meglio quelle che sono le misure di distanziamento ci aiutano molto a fare il nostro lavoro». Intanto la campagna vaccinale, iniziata con uno sprint in Campania, è ora rallentata a causa delle consegne col contagocce di vaccini.

Con l’arrivo programmato del vaccino AstraZeneca, partirà a breve la campagna di vaccinazione riservata al personale scolastico, come da protocollo attuale, per docenti e non docenti di età inferiore ai 55 anni, e progressivamente fino alla copertura totale, anche oltre i 55 anni. I prossimi giorni saranno decisivi per capire il futuro della regione nei mesi primaverili.

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