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Scritte e graffiti sullo storico Mausoleo di Posillipo: denunciati 7 ultras

Sette ultras del Napoli sono stati denunciati dalla Polizia di Stato per deturpamento e imbrattamento di cose di interesse storico: i sette uomini sono stati colti in flagrante mentre realizzavano scritte e graffiti sullo storico Mausoleo di Posillipo, nell’omonimo quartiere collinare della città.
A cura di Valerio Papadia
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Hanno imbrattato lo storico Mausoleo di Posillipo, monumento ottocentesco che sorge nell'omonimo quartiere collinare di Napoli: per questo, 7 ultras del Napoli sono stati denunciati dalla Polizia di Stato. Nella serata di ieri, gli agenti del commissariato Posillipo sono stati allertati dalla Centrale Operativa, dal momento che una segnalazione riportava che alcune persone erano intente ad imbrattare il muro perimetrale del Mausoleo, che sorge in piazza Salvatore Di Giacomo. Quando sono giunti sul posto, i poliziotti hanno sorpreso i sette uomini mentre realizzavano scritte e graffiti sul Mausoleo: alla vista dei poliziotti, gli ultras hanno tentato la fuga, ma sono stati prontamente bloccati. I sette, di cui due con precedenti, di età compresa tra i 21 e i 46 anni, sono stati così denunciati per deturpamento e imbrattamento di cose di interesse storico.

La storia del Mausoleo di Posillipo

Il Mausoleo di Posillipo – come detto per il nome del quartiere di Napoli in cui sorge – o Mausoleo Schillizzi, è un monumento funebre dedicato ai caduti della I Guerra Mondiale. Il Mausoleo è stato costruito, dove sorge oggi, tra il 1881 e il 1889, realizzato dall'architetto Alfonso Guerra su commissione di Matteo Schillizzi, un banchiere livornese trasferitosi a Napoli che voleva ospitare nel Mausoleo i resti della sua famiglia. Nel 1921, il Mausoleo è stato acquistato dal Comune, che vi ha trasferito i resti dei caduti della I Guerra Mondiale. Attualmente, il Mausoleo di Posillipo ospita anche i resti dei caduti della II Guerra Mondiale, compresi quelli della Quattro Giornate di Napoli.

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