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Scontri tra ultras in autostrada, Manfredi: “Inaccettabile, Napoli e Roma sono città amiche”

Il sindaco di Napoli Manfredi, assieme al collega di Roma Gualtieri, intervengono sugli scontri in autostrada tra ultras di Roma e Napoli: “Inaccettabili”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'eco degli scontri in autostrada ad Arezzo tra ultras del Napoli e della Roma è arrivata fino al Campidoglio e Palazzo San Giacomo. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, e quello della Capitale Roberto Gualtieri, hanno scelto i social per lanciare un messaggio che faccia da ponte tra le due città: "Gli scontri in autostrada tra tifosi del Napoli e della Roma sono inaccettabili", si legge, "Ci auguriamo che le forze dell’ordine identifichino e puniscano come meritano i responsabili. Questi non sono veri sportivi! Napoli e Roma sono città amiche che dicono No ad una violenza senza senso", spiegano ancora i due sindaci.

Gli scontri, che secondo la Questura di Arezzo sarebbero partiti dai napoletani che avrebbero teso un vero e proprio agguato a quelli romanisti, è avvenuto nella stessa area di servizio (Badia al Pino) dove nel 2007 si verificarono gli scontri tra tifosi della Lazio e della Juventus, e dove perse la vita Gabriele Sandri, tifoso della Lazio, raggiunto in macchina da un proiettile esploso da uno degli agenti di polizia intervenuti. Oggi come allora, gli ultras in questo caso di Roma e Napoli si sono incrociati mentre raggiungevano i primi Milano per Milan-Roma, i secondi Genova per Sampdoria-Napoli. Il bilancio è di un ferito e qualche contuso: la persona ferita, colpita con un'arma da taglio, si trova ora in ospedale. Ma ci sono pochi dubbi riguardo il fatto che non si sia trattato di un evento "organizzato": i testimoni parlano di persone incappucciate e armate di bastoni, che avrebbero generato gli scontri tra le due fazioni, non nuove a questi scontri particolarmente violenti: nel 2014, in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina disputata proprio a Roma, negli scontri rimase ferito Ciro Esposito, giovane supporter del Napoli, che dopo 53 giorni di agonia morì in ospedale per le ferite riportate: per la sua morte fu condannato un ultras della Roma, Daniele De Santis detto "Gastone".

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