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Scambi, foto e irregolarità: le elezioni napoletane viste con le telecamere nascoste

Scambi, propaganda abusiva e richiesta di fotografie al voto, ecco cosa hanno visto le telecamere nascoste di Fanpage.it durante le elezioni a Napoli del 3 e 4 ottobre, che hanno visto il record negativo di affluenza alle urne. Dal Rione Sanità al quartiere San Lorenzo, abbiamo monitorato alcuni seggi nel centro della città. Numerosi i controlli delle forze dell’ordine durante le operazioni di voto.
A cura di Redazione Napoli
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-a cura di Antonio Musella, Peppe Pace

Le elezioni del 3 e 4 ottobre per la scelta del Sindaco di Napoli e del consiglio comunale, hanno fatto registrare un'astensione record, con appena il 47% dei votanti in una città di poco meno di un milione di abitanti. Un napoletano su due non è andato a votare. Fanpage.it ha monitorato alcuni seggi elettorali nel centro di Napoli con l'ausilio delle telecamere nascoste. Tra controlli delle forze dell'ordine e una bassissima affluenza, quello che abbiamo registrato è un fenomeno di irregolarità grandi e piccole diffuse in particolar modo presso i seggi elettorali del Rione Sanità e delle zone limitrofe.

La richiesta: "Guagliò fai una fotografia"

La scuola "Angiulli" di Piazza Mario Pagano nel Rione Sanità è stata uno dei teatri presi che abbiamo preso in esame. Il vicinissimo mercato dei Vergini, che si trova proprio alle spalle della sezione elettorale, è diventato terreno di conquista di voti nella giornata di domenica 3 ottobre. La prima scena che abbiamo ripreso vede protagoniste tre persone, proprio nel mercato dei Vergini a meno di 50 metri dai seggi elettorali. Uno dei due uomini si rivolge all'elettore: "Guaglio' fai una fotografia" gli dice. Il secondo uomo, preoccupato sottolinea: "Il telefono li dentro non glielo fanno portare, non fanno entrare il telefono la dentro". Ma il primo uomo rassicura l'elettore: "Devi abbassare tutta la suoneria, perché qualcuno potrebbe chiamarti. Tu vedi il simbolo e scrivi qua". Nel frattempo uno dei due uomini passa un santino elettorale alla persona che sta per recarsi alle urne. E' ben visibile il simbolo della lista "Cambiamo con Maresca". "E' importante il simbolo" dice sempre l'uomo all'elettore. Quest'ultimo ribatte specificando la preferenza che gli è stata richiesta : "Saccardi e Sarracino". I due sono candidati alla terza municipalità proprio nella lista "Cambiamo con Maresca".

Davanti alla scuola "Angiulli" invece due donne avvicinano una giovane elettrice: "Ti ha dato le carte? E quando vai a votare?" chiede una delle donne. A quel punto la donna scambia delle carte con l'elettrice. Successivamente le telecamere nascoste captano il dialogo tra le tre, dove si parla di soldi: "Credimi è fatto bene, prenditi i 50 euro e mettiteli in tasca". Mentre le due donne parlano con la giovane elettrice si accosta un'auto con dei poliziotti in borghese all'interno. Pochi attimi dopo i poliziotti identificheranno una delle due donne. Si tratta di una rappresentante di lista di "Cambiamo con Maresca" registrata presso la sezione elettorale della scuola "Angiulli".

Sempre alle spalle della scuola "Angiulli" nel mercato dei Vergini, una pescheria a poco meno di 50 metri dai seggi elettorali, diventa un luogo di propaganda. Il figlio dei titolari di una pescheria è candidato alla terza municipalità con la lista "Napoli Solidale" collegata a Gaetano Manfredi. Ai clienti che vanno a fare la spesa alla pescheria vengono distribuiti i fac simile con l'invito al voto al candidato. Lo scambio di fac simile avviene più volte, con diversi clienti. La legge indica che non è possibile fare propaganda elettorale a meno di 200 metri dai seggi.

Lo scambio: "Stanno qua dentro?"

A poca distanza dai seggi della scuola "Angiulli" ci sono quelli di via Santa Maria Antesaecula, presso l'Istituto "Caracciolo". Qui, nonostante la bassissima affluenza che ha caratterizzato le elezioni napoletane, la via particolarmente angusta mette i procacciatori di voti a stretto contatto con gli elettori. Le nostre telecamere riprendono la scena di un uomo che si avvicina a tre donne che si stanno recando a votare. L'uomo mostra delle carte alle donne, ma d'improvviso si accorge della nostra presenza e il gruppetto si allontana verso l'ingresso del seggio elettorale. A poche centinaia di metri dal Rione Sanità, ci sono i seggi elettorali della scuola "Giovanni Bovio" in via San Giovanni a Carbonara. È sera quando le nostre telecamere riprendono la scena di un'uomo che si avvicina ad una donna che sta per entrare all'interno della scuola per andare a votare in compagnia della sua famiglia. La donna chiede innanzitutto all'uomo dove si trova la sua sezione e gli mostra la tessera elettorale. L'uomo le da le indicazioni, poi richiude la tessera e la porge al petto della donna. "Stanno qua dentro?" chiede la donna e l'uomo annuisce. A quel punto l'elettrice apre dapprima la borsa, poi dopo nasconde qualcosa nel reggiseno sotto al vestito, assicurandosi poi che stia ben nascosto. Dopo questo movimento, l'uomo dice alla donna e ai suoi familiari: "Va bene vi accompagno io". Tutti si dirigono verso i seggi elettorali.

A differenza degli ultimi anni si sono registrati numerosi interventi delle forze dell'ordine all'esterno dei seggi elettorali a Napoli il 3 e 4 ottobre. Alcuni documentati anche dalle nostre telecamere, come il blitz nel Rione Sanità in prossimità della scuola "Angiulli", ma altri rigorosi controlli ci sono stati sempre alla Sanità, in via Santa Maria Antesaecula, a Scampia in prossimità del Lotto 3N, in via San Giovanni a Carbonara, oltre ai fermi compiuti dai Carabinieri a San Pietro a Patierno a due elettori che hanno fotografato il proprio voto nella cabina elettorale. Se la scarsa affluenza ha penalizzato il voto di scambio, si può dire che ha facilitato i controlli.

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