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La Festa di San Gennaro a Napoli

San Gennaro ha detto no anche stamattina: il sangue non si scioglie al secondo tentativo

Il sangue di San Gennaro, patrono di Napoli, non si è sciolto nemmeno oggi, domenica 2 maggio, al secondo tentativo, durante la Messa delle ore 9 in Duomo. L’arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia esorta i fedeli a non essere negativi: “Non cedete alla brama di leggere buoni o cattivi auspici in questo evento”.
A cura di Redazione Napoli
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Un libro di Giuseppe Marotta si intitolava "San Gennaro non dice mai no", proprio per dire che il Patrono di Napoli aveva a cuore tutti i grandi problemi. Evidentemente – e questa considerazione la accetta chi ci crede, ovviamente – stavolta "faccia gialla", il patrono della città, vuole lanciare un messaggio chiaro. Quindi niente, nemmeno oggi, 2 maggio, il sangue nell'ampolla si è sciolto. È rimasto solido ed è dunque andato a vuoto il secondo tentativo di stamane nell'ambito del cosiddetto "miracolo di maggio".

Ieri, ovvero nel primo sabato di maggio, la tradizionale processione che stavolta non c'è stata causa Covid, prevedeva il prodigioso evento che non è avvenuto. Ed è la seconda volta consecutiva: era già accaduto il
16 dicembre 2020. Oggi Messa di domenica in Duomo alle 9. Ma il Santo non ne ha voluto sapere.

Da oggi e fino al 9 maggio, dalle 9 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19, i fedeli potranno recarsi in Cattedrale, all'altare maggiore, per pregare davanti alle reliquie e venerare il Santo patrono. Quattro volte al giorno, nei giorni feriali, sarà celebrata la messa.

È stato proprio l'arcivescovo Mimmo Battaglia a chiedere ai fedeli di «non cedere alla brama di leggere buoni o cattivi auspici».

Vi prego quest’oggi di non cedere alla tentazione di sostare sulla soglia della superficie, incuriositi dal prodigio, afferrati dalla brama di voler leggere in esso buoni auspici o presagi nefasti per il nostro futuro. Il sangue, sia che si sciolga, sia che resti nella sua immodificata sacralità, ci rimanda al sangue di Cristo, nel cui mistero pasquale ancora ci troviamo e che è l’unico che dà il senso alla grande e intensa icona del sangue che si scioglie, per ricordarci che esso è sempre vivo nella sofferenza e nella speranza di tutti voi – di tutti noi, ci sono anch’io, napoletani – e di tutti gli uomini e donne che sappiamo essere salvati da Gesù, di cui evocheremo e riattualizzeremo l’immenso patto d’amore anche oggi, fra poco: ‘Questo è il mio sangue, il sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti.

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