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Rubato l’albero di Natale del Consiglio Comunale di Napoli. Per la seconda volta

È stato rubato, per la seconda volta, l’albero di Natale del Consiglio Comunale di Napoli; lo avrebbero preso 4 giovani incappucciati dall’androne di via Verdi.
A cura di Nico Falco
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Una decina di giorni, ora più, ora meno. Tanto è durato il (nuovo) albero del Consiglio Comunale di Napoli, che era arrivato per sostituire quello rubato la notte del 17 dicembre: oggi è sparito anche il secondo, ha fatto la stessa fine del primo. Ancora una volta, cioè, qualcuno si è introdotto nello stabile di via Verdi e con tutta tranquillità ha portato via l'albero. Trascinato, si direbbe, a giudicare dai segni e dal terreno. Il furto sarebbe stato opera di quattro ragazzi, che avrebbero agito armati incappucciati mentre nelle vicinanze c'era personale addetto alla guardiania.

Negli ultimi giorni erano cominciati i furti degli alberi di Natale, rubati da giovani e giovanissimi in diverse aree della città e destinati ai falò di Sant'Antonio Abate. Tradizione molto antica, ma anche terreno di scontro per i gruppi di ragazzini che, in quella sera, si affrontano sfidandosi a chi riesce a realizzare il rogo più grande e alto, utilizzando legname di ogni tipo raccolto nelle settimane precedenti in strada. L'albero del Consiglio Comunale potrebbe essere finito nelle mani di qualche gruppo dei Quartieri Spagnoli, che per ben due volte ha sfidato anche il Comune di Napoli facendolo sparire da una sede istituzionale.

A comunicare il secondo furto nel giro di una decina di giorni (il primo era stato scoperto il 17 dicembre e presumibilmente avvenuto nella notte precedente) è Catello Maresca, capo dell'opposizione di centrodestra in Consiglio Comunale. "Davvero ora abbiamo un problema – dice –  non si possono prendere sotto gamba questi episodi. Napoli è una città splendida, ma molto difficile e ci vuole polso per guidarla. Sembra quasi beffardo che, mentre qualcuno continuava a sfidare lo Stato, introducendosi clandestinamente nel Palazzo, io in Consiglio Comunale alla Sala dei Baroni chiedevo all’assessore alla sicurezza De Iesu di attivare strumenti più efficaci di controllo del territorio. Dalle prime informazioni sembra che autori del raid siano stati quattro giovani incappucciati ed armati. Purtroppo la sottovalutazione delle istituzioni competenti e l’approssimazione sono spesso più gravi degli stessi fatti criminali. Ora qualcuno ci spieghi cosa è successo e perché. Cosa è stato fatto e perché non ha funzionato? Sono bastati tre giorni dalla trasmissione di Alberto Angela per riportarci alla cruda realtà".

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