Rissa tra due gruppi ultras della Turris: lanciate sedie, sgabelli e tavolini in strada

Ventidue persone coinvolte nella maxi rissa tra gruppi ultras della Turris avvenuta a gennaio: tre in carcere, due ai domiciliari, per 17 c’è l’obbligo di firma.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Due gruppi ultras della stessa squadra si sono affrontati in strada, davanti un bar: lanciate sedie, tavolini e sgabelli. Alla fine però la Polizia, al termine di serrate indagini, è riuscita a identificarne 22, tre dei quali portati in carcere, altri due agli arresti domiciliari ed infine altri 17 sottoposti al divieto di dimora con obbligo di firma. Questo il bilancio dei violenti scontri avvenuti a Torre del Greco, nella provincia vesuviana di Napoli, lo scorso 26 gennaio, in occasione dell'incontro tra Turris e Sorrento.

Ventidue indagati, cinque erano già sotto Daspo

A scontrarsi, due gruppi ultras della medesima squadra: quelli del gruppo "Ultras Torre del Greco" e quelli del gruppo Hijos de Barrios. Ai ventidue indagati sono stati contestati i reati di rissa e danneggiamento aggravati, nonché di lesioni personali aggravate dall'uso di armi e dalle circostanze di aver commesso il fatto in più persone riunite e con il volto travisato. Per tutti è stata contestata anche l'aggravante di aver commesso il fatto in occasione e a causa di manifestazioni sportive. Delle ventidue ordinanze cautelari eseguite oggi, tre sono ordinanze di custodia cautelare in carcere, due di applicazione degli arresti domiciliari e altre 17 di applicazione del divieto di dimora, con obbligo di firma presso la P.G. territorialmente competente in occasione degli incontri in casa ed in trasferta della squadra di calcio di Torre del Greco. Per cinque di loro, è scattata anche la denuncia per violazione degli obblighi e dei divieti imposti loro dal DASPO del Questore di Napoli.

Lanciate sedie, tavolini e sgabelli

I due gruppi si erano affrontati davanti il bar "La Torre", causando danni sia all'interno del locale, sia all'esterno, lanciando tavolini e sedie verso i rispettivi "rivali". Pausa anche tra i passanti e gli automobilisti, costretti a fare inversione di marcia e scappare per non restare coinvolti loro malgrado nei tafferugli. Le indagini, partite subito dopo i fatti, si sono avvalse anche delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in zona, che hanno ripreso gran parte della rissa, durante la quale sono state utilizzate anche armi improprie, come aste, caschi e cinture, oltre a sedie, sgabelli e tavolini del bar "La Torre".

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