Rifiuti pericolosi da Caivano verso la Turchia, 370 tonnellate sequestrate dai carabinieri

Rifiuti pericolosi destinati allo smaltimento illecito a Smirne, in Turchia: sequestrate 370 tonnellate, denunciato un 32enne.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Rifiuti speciali spediti in Turchia come materiale per la fusione in una acciaieria: in pratica, uno smaltimento illecito di rifiuti che, provenienti da Caivano, sarebbero dovuti arrivare a Smirne, città turca che si affaccia sul Mar Egeo e che fino al secolo scorso ospitava anche una folta comunità italiana, discendente dai coloni genovesi che controllarono economicamente la città per oltre un secolo nel Medioevo. Ma i controlli dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Napoli, assieme al personale dell'Arpa Campania, hanno fermato il tutto: alla fine sono finite sotto sequestro 370 tonnellate di rifiuti speciali, oltre ai mezzi utilizzati per il trasporto.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i rifiuti erano per lo più rottami mischiati a rifiuti solidi urbani e rifiuti pericolosi, come filtri olio, parti di batterie esauste, legno, gomma, poliuretano, schede elettroniche, parti meccaniche di veicoli non bonificati, parti di biciclette, elementi combusti, elementi metallici ossidati, pneumatici, telai di biciclette, imballaggi metallici contenenti residui di oli e grasso, cavi elettrici. Questi, erano accompagnati da documentazione fasulla che ne dichiarava attività di trattamento e recupero mai avvenute. Tutto il materiale infatti era destinato ad essere smaltito illegalmente in uno stabilimento di Smirne, dove sarebbe arrivato via nave. Dai controlli presso l'impianto aziendale del Napoletano, sono emerse altre tonnellate di rifiuti destinate alle Turchia e classificate anch'esse come "materia prima secondaria".

Alla fine dell'operazione, è stato arrestato un 32enne di San Giuseppe Vesuviano, il legale rappresentante della società, ritenuto responsabile di aver effettuato una spedizione di rifiuti pericolosi illegalmente verso la Turchia, sequestrando anche i i 4 automezzi utilizzati per il trasporto. Dopo la convalida dell'arresto, avvenuta di fronte al gip del Tribunale di Napoli Nord, l'uomo è stato rimesso in libertà non essendo gravato da precedenti penali.

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