1.005 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Rientro a Scuola, al Sannazaro protesta dei genitori: “No all’uscita alle 17, penalizza lo studio”

Protesta dei genitori degli studenti al Liceo Classico Jacopo Sannazaro, al Vomero. In 450 firmano una lettera indirizzata al preside Riccardo Gull, chiedendo di fare un passo indietro sui nuovi orari predisposti dalla scuola per il rientro in classe, che prevedono l’ingresso in aula alle ore 10, con uscita alle 17, ed ore scolastiche della durata di 60 minuti: “Così si penalizza lo studio – scrivono – e i nostri figli non potranno mangiare un panino a pranzo, frequentare corsi extrascolastici o fare sport nel pomeriggio”.
A cura di Pierluigi Frattasi
1.005 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

“No all'uscita da scuola alle 17. Così si penalizza lo studio e i nostri figli non potranno nemmeno mangiare un panino a pranzo o frequentare corsi extrascolastici o fare sport nel pomeriggio”. Scatta la protesta dei genitori degli studenti al Liceo Classico Jacopo Sannazaro, al Vomero. In 450 firmano una lettera indirizzata al preside dell'Istituto Riccardo Gull e alla direttrice dell'Ufficio Scolastico Regionale Luisa Franzese. I nuovi orari predisposti dalla scuola per il rientro in classe in sicurezza previsto per lunedì prossimo, 1 febbraio, proprio non piacciono. Il Sannazaro ha previsto l'ingresso in aula alle ore 10, con uscita alle 17, ed ore scolastiche della durata di 60 minuti, approntando un piano per evitare accavallamenti con le fasce di punta del flussi dei lavoratori pendolari e delle aperture dei negozi, come suggerito anche dalla Prefettura di Napoli.

La protesta dei genitori del Sannazaro

In Campania, infatti, le scuole superiori rientreranno in classe per le lezioni in presenza da lunedì 1 febbraio. Ma è scontro sulle modalità del rientro. Gli studenti hanno già avviato proteste, con manifestazioni di piazza e occupazioni, chiedendo certezze di un rientro in sicurezza. Al Liceo Classico Sannazaro i genitori segnalano diverse criticità. Alla lettera di protesta hanno aderito quasi tutte le classi del biennio e del triennio del Sannazaro. Anche se agitazioni simili contro gli orari di ingresso sfalsati si registrano anche in altri istituti superiori di Napoli. L'orario di uscita alle ore 17, infatti, secondo molti genitori pregiudicherebbe la possibilità per gli studenti di poter consumare i pasti a pranzo, anche un semplice panino, comprometterebbe la qualità dello studio individuale e la possibilità di frequentare corsi extra scolastici e sport agonistici per i quali sono stati già presi impegni economici.

Le modalità del rientro in classe al Sannazaro sono state comunicate sul sito dell'istituto il 25 gennaio. I genitori nella lettera al preside si dicono “rammaricati e preoccupati” per diversi motivi. La decisione, infatti, non sarebbe stata preceduta da una convocazione degli “organi collegiali competenti, quali il Collegio dei Docenti ed il Consiglio di Istituto, sedi nelle quali un’ampia ed articolata discussione sulla struttura dell’orario avrebbe fatto emergere i diversi punti di vista, portando ad una sintesi ottimale”.

La lettera dei genitori del Sannazaro al Provveditore Franzese

“Dall’orario pubblicato – prosegue la lettera – si evince come soprattutto le classi del triennio siano pesantemente penalizzate, perché, a fronte di un ingresso alle ore 10.00 e di unità oraria della durata di 60 minuti, terminano le lezioni alle ore 17.00, orario che non rispecchia affatto quello da sempre praticato in questo liceo con il termine delle lezioni alle ore 15.00. Questo protrarsi della presenza dei ragazzi a scuola comporta implicazioni serissime. Il carico didattico risulterebbe parziale, in quanto costituito nella quasi totalità dalle ore di didattica erogata in classe, senza il necessario lavoro di studio individuale".

E, ancora, scrivono, "la fruizione del pasto sarebbe problematica, stante il divieto di consumare pasti a scuola e l’impossibilità di digiunare fino al rientro a casa. Le famiglie ed i ragazzi già ad inizio anno, contando sul termine delle lezioni alle ore 15:00, hanno assunto impegni extrascolastici di non poco conto quali corsi di lingua e preparazioni per test di ingresso alle facoltà universitarie a numero chiuso. Inoltre, i ragazzi “fragili” possono necessitare di terapie specifiche (logopedia, fisioterapia…) e quelli che praticano sport a livello agonistico, ai quali, terminando le lezioni alle 17:00, risulterebbero precluse queste ed altre attività”.

Le proposte con i correttivi

I genitori condividono le proposte avanzate dagli studenti, con i quali c'è stato un incontro in Presidenza il 26 e 27 gennaio. Tra queste, portare la durata delle ore di lezione da 60 a 50 minuti, in modo da non dover recuperare le ore perse. Soluzione peraltro già adottata da altri “importanti Licei cittadini, quali l’Umberto, il Vico”. “Ingresso per le classi del triennio, che hanno un monte ore superiore a quelle del biennio, tutti i giorni alle 8.00; con ore di 50 minuti”, in modo da risolvere il “problema della pausa pranzo”. “Ingresso per le classi del biennio, che hanno un monte ore minore, alle 9.40: in questo modo si rispetterebbero le indicazioni della Prefettura, che suggeriscono un ingresso scaglionato non inferiore a 90 minuti”.

1.005 CONDIVISIONI
32805 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views