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Elezioni Regionali 2025

Regionali Campania, Avs candida Ciro Varriale: voleva sgomberare i centri sociali, ora sostiene Roberto Fico

Ex consigliere comunale di centro destra, per 20 anni ha militato in Forza Italia, sostenendo al Comune di Napoli Gianni Lettieri e Catello Maresca. Il suo pallino: lo sgombero dei centri sociali. Ora, in quota “Verdi”, è in lista con Avs a sostegno di Roberto Fico.
A cura di Antonio Musella
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Ciro Varriale e uno dei post in favore dello sgombero dei centri sociali, datato 2017
Ciro Varriale e uno dei post in favore dello sgombero dei centri sociali, datato 2017
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Ad un mese dalle elezioni regionali in Campania, sono state presentate ufficialmente le liste che concorreranno alla tornata del 24 e 25 novembre prossimo. Sono 8 le liste a sostegno sia di Roberto Fico del centro sinistra che di Edmondo Cirielli per il centro destra, una sola a supporto invece di Giuliano Granato, Nicola Campanile, Stefano Bandecchi e Carlo Arnese. Non mancano le sorprese e soprattutto le contraddizioni, come purtroppo è triste consuetudine in occasione delle elezioni amministrative su alcuni territori. Il primo caso che Fanpage.it vi mostra è quello della lista più a sinistra dello schieramento di Roberto Fico, quella di Alleanza Verdi e Sinistra, dove risulta candidato un personaggio con un curriculum ben lontano dalle battaglie radicali e sociali di Avs.

Ciro Varriale, ex consigliere comunale di Napoli, del Popolo della Lbertà di berlusconiana memoria, è infatti candidato alle elezioni regionali per la lista di Fratoianni e Bonelli. Più precisamente, visto che Avs è la somma di due partiti ben lontani dal fondersi, Varriale è stato candidato "in quota Verdi", come è anche ben evidente dal suo materiale elettorale. Ex dipendente dell'Ospedale San Gennaro, un passato da sindacalista, all'apparenza nulla di strano, se non fosse per il suo lunghissimo curriculum amministrativo, tra elezioni vinte e soprattutto mancate, all'interno del centro destra.

Ma c'è di più. Varriale si è sempre distinto per la sua strenua battaglia per lo sgombero dei centri sociali napoletani. Lo ha fatto da consigliere comunale, ma anche dopo, ribadendo e sottolineando sempre il suo impegno in questa battaglia definita «di legalità». Un profilo politicamente e culturalmente all'opposto rispetto ai contenuti con cui Avs si presenta agli elettori. Ma c'è una circostanza ancora più incredibile. Il centro sociale contro cui Ciro Varriale tenne una intransigente battaglia per chiederne lo sgombero è il Laboratorio Insurgencia, che oggi sostiene alle elezioni regionali Rosario Andreozzi, candidato proprio in Avs. Insomma, come è possibile che Varriale ed Andreozzi siano nella stessa lista?

Il "santino" elettorale di Varriale con AVS
Il "santino" elettorale di Varriale con AVS

La battaglia campale per lo sgombero dei centri sociali

Ciro Varriale, che oggi si presenta sui santini elettorali con una cravatta verde d'ordinanza, e lo slogan "dalla parte giusta", è stato consigliere del Popolo della Libertà durante la seconda consiliatura di Rosa Russo Iervolino, dal 2006 al 2011. Ed è proprio in quella consiliatura che iniziò la sua battaglia per lo sgombero di Insurgencia, estendendola poi alla richiesta di sgombero per tutti i centri sociali napoletani. In consiglio comunale nel 2009 così interveniva: "Da svariati anni alcuni stabili comunali sono occupati da centri sociali, nonché circa 1000 famiglie occupano case del Comune, sono stati occupati immobili destinati a servizi […] voglio che sia chiara una cosa, tali forme di violenza non devono trovare patria in contesti ideologici, politici o morali, ci troviamo di fronte ad un reato previsto e perseguibile dal nostro ordinamento. Il fatto eclatante è che davanti a tanta violenza il Comune resti inerte". Sul finire di quella legislatura passò con l'Udeur di Clemente Mastella, con la quale si candidò alle elezioni del 2011 che furono vinte da Luigi De Magistris, non risultando eletto, conseguendo poco più di 700 voti.

Ma non si perse d'animo e nel 2016 ritornò nelle fila di Forza Italia ricandidandosi al Comune di Napoli con Gianni Lettieri, anche in quell'occasione battuto da Luigi De Magistris. Raccolse poco più di 500 voti, non risultando eletto. Il suo pallino per lo sgombero dei centri sociali, ed in particolar modo per quello di Insurgencia è rimasto un chiodo fisso, tanto che nel 2017 il suo post su Facebook lo ricorda con particolare passione, ribadendo che fu proprio lui ad iniziare quella battaglia. La sua militanza nel centro destra viene confermata ancora alle elezioni del 2021, quando Ciro Varriale compare nella lista "Essere Napoli" a sostegno di Catello Maresca, candidato del centro destra contro l'attuale Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. In una intervista, ancora presente su Youtube, Varriale parlava così alla vigilia delle elezioni di 4 anni fa: "Sono 35 anni che Napoli è amministrata dalla sinistra, ed è sotto gli occhi di tutti come è ridotta questa città, noi vogliamo dare una svolta coinvolgendo i cittadini di Napoli che da anni non vanno più a votare perché non hanno più fiducia delle istituzioni". Non venne eletto, raccogliendo comunque poco più di 1000 voti. Adesso la folgorazione per il centro sinistra. Anzi addirittura per la parte più a sinistra della coalizione che sostiene Roberto Fico, quella di Alleanza Verdi e Sinistra, con cui si presenterà agli elettori il prossimo 24 e 25 novembre.

Un post del 2017 sul profilo Facebook di Varriale, dove rimarca il suo impegno per lo sgombero di Insurgencia
Un post del 2017 sul profilo Facebook di Varriale, dove rimarca il suo impegno per lo sgombero di Insurgencia

Una vita nel centro destra, ora diventa "Verde"

La lista di Alleanza Verdi e Sinistra, è composta dalla somma dei candidati dei due partiti, una sorta di "manuale Cencelli" con cui i due partiti compongono ogni lista per ogni elezione. Si stabiliscono le quote e poi ognuno presenta i suoi candidati. Nel caso delle elezioni regionali in Campania le liste si dovevano presentare tra il 24 ed il 25 ottobre. A quanto apprende Fanpage.it, la mattina del 24 ottobre, tra Sinistra Italiana e Verdi nessuno conosceva i candidati ufficiali dell'altro, sebbene le candidature più forti erano ormai pubbliche. E così in quota Verdi è stato presentato Ciro Varriale. Peccato che in quota Sinistra Italiana ci sia Rosario Andreozzi, consigliere comunale di Napoli, da molti anni radicato nelle battaglie sociali della città, un profilo sicuramente omogeneo rispetto alla lista di Avs. Con una particolarità, che Andreozzi è sostenuto proprio dal centro sociale che Ciro Varriale da anni vuole sgomberare. Ma c'è di più. A sostegno di Andreozzi c'è anche l'ex assessora della giunta De Magistris, Eleonora de Majo, oggi dirigente nazionale di Sinistra Italiana, che viene proprio da Insurgencia. Insomma siamo davanti ad una circostanza che sembra qualcosa di più di un pasticcio. Come è possibile che nessuno si sia reso conto del curriculum politico di Ciro Varriale? Come è possibile che il partito più a sinistra della coalizione di Fico candidi un esponente che possiamo considerare storico del centro destra? Come faranno Andreozzi e Varriale a convivere nella stessa lista? Chissà se anche Varriale, dopo anni di centro destra, passando per Mastella, abbia finalmente trovato "la parte giusta" come scrive sui santini elettorali.

Granato (Campania Popolare): "Come fanno a candidarlo senza vergogna?"

Tra i primi ad accorgersi della candidatura di Varriale nelle file di Avs, Giuliano Granato di Potere al Popolo, candidato presidente con "Campania Popolare". "Varriale tutto sommato è sempre stato coerente con se stesso, ha passato una vita nel centro destra, il problema non è lui ma chi lo accoglie nelle liste professandosi di sinistra" spiega il candidato presidente a Fanpage.it. "Lui ha sempre voluto sgomberare i centri sociali o le case occupate dove la gente va a vivere per necessità, perché se te lo puoi permettere non vai certo a vivere negli scantinati. Insomma è sempre stato contro quei soggetti sociali che dovrebbero essere i riferimenti di Avs, come fanno ad accoglierlo nelle liste?". Queste elezioni regionali in Campania non hanno certo fatto mancare i cambi di casacca, tra centro destra e centro sinistra, alcuni anche davvero clamorosi. "E' vero che non ci stupiamo più di nulla – sottolinea Granato – abbiamo visto Armando Cesaro candidarsi a sostegno di Roberto Fico, ma in quel caso si tratta di una lista collegata ad Italia Viva, qua invece parliamo di Avs, come fanno a candidare Varriale senza vergogna?".

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