Regionali Campania 2025, la lista “Roberto Fico Presidente” esclusa ad Avellino: ecco le motivazioni

Alle elezioni regionali in Campania, previste per la fine di novembre, la lista "Roberto Fico Presidente" è stata esclusa nella circoscrizione di Avellino. Il Tar della Campania – sezione distaccata di Salerno – ha infatti rigettato il ricorso presentato contro l'esclusione, riscontrando una violazione della legge elettorale della Regione Campania.
Perché la lista di "Fico Presidente" è stata esclusa ad Avellino
I giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno rigettato il ricorso, rendendo effettiva l'esclusione della lista a sostegno di Roberto Fico candidato come presidente della Regione Campania nella circoscrizione di Avellino, perché hanno ravvisato la contravvenzione alla legge elettorale della Campania, 27 marzo 2009, numero 4, che all'articolo 3 prevede che la lista non sia sottoscritta da più di 230 persone – nei Comuni con abitanti compresi tra 100mila e 500mila, come è Avellino – mentre quella presentata in Irpinia includeva 270 sottoscrittori.
Per i giudici del Tar della Campania, inoltre, è "irrilevante è la considerazione che, tra le 270 firme di presentazione della lista, sarebbero comprese 42 firme non valide, raccolte nel Comune di Calitri; il controllo sulla validità delle firme compete all'ufficio elettorale e deve essere esercitato su tutte le sottoscrizioni presentate, senza che possa essere invocato un controllo preventivo per stralciare dal numero complessivo di firme quelle apparentemente invalide, al fine di rientrare nel numero massimo di 230 sottoscrizioni stabilito dalla legge".
"Neppure può essere ritenuto viziato per difetto di istruttoria il provvedimento di esclusione – scrivono ancora i giudici – in quanto adottato nel contesto confuso in cui si sarebbe svolta l’operazione di presentazione della lista, soprattutto a causa della scossa di terremoto che ha provocato la temporanea evacuazione del palazzo del tribunale di Avellino. La allegata confusione non ha impedito, come risulta dagli atti, il corretto conteggio delle sottoscrizioni, risultate pari a 270, per cui il provvedimento impugnato risulta sorretto da una valida istruttoria".