Referendum 8-9 giugno, 429 domande per votare fuori sede a Napoli. E i napoletani all’estero sono 48mila

Sono 429 le domande dei "fuori sede" arrivate al Comune di Napoli per votare al Referendum abrogativo dell'8 e 9 giugno prossimi su lavoro e cittadinanza. Si tratta delle richieste avanzate da persone residenti in Comuni al di fuori del Comune di Napoli, per motivi di studio, lavoro o cure mediche, si trovano nel capoluogo partenopeo per un periodo di almeno tre mesi e intendono votare qui per le prossime consultazioni referendarie. Elettori che sono, quindi, iscritti nelle liste elettorali di un comune di altra provincia ammessi al voto fuori sede nel Comune di Napoli.
È la prima volta che gli elettori fuori sede possono votare senza rientrare
Per la prima volta, quest'anno, gli elettori fuori sede potranno votare senza dover tornare nella loro città. L'ufficio Anagrafe ed elettorale del Comune di Napoli ha raccolto tutte le domande pervenute. Delle 429 richieste totali, a quanto apprende Fanpage.it da fonti qualificate, 166 sono per lavoro, 253 per studio e 10 per cure mediche. Mentre gli italiani iscritti nell'anagrafe dei residenti all'estero del Comune di Napoli (Aire) sono complessivamente 64.638. Di questi, coloro che votano all'estero sono 48.605, più circa 127 elettori che sono temporaneamente all'estero.
A Roma, invece, le domande sono state 9.500, di cui 4.994 da studenti fuori sede, 4.449 da persone che si trovano a Roma per motivi di lavoro e 91 da cittadini che si trovano a Roma per cure mediche. Nella Capitale gli elettori autorizzati a votare fuori sede entro il 3 giugno riceveranno dall'Ente, dopo che sarà stata acquisita da parte dei Comuni di residenza la conferma del possesso del diritto di elettorato attivo, un’attestazione di ammissione al voto con l’indicazione del numero e dell’indirizzo della sezione elettorale presso cui votare.