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Quante stelle Michelin ha Antonino Cannavacciuolo e quali sono i suoi ristoranti stellati

Il famoso chef partenopeo, giudice di MasterChef, fino ad ora in carriera ha guadagnato 5 stelle Michelin tra Orta San Giulio, Novara, Torino e la sua Vico Equense.
A cura di Valerio Papadia
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Antonino Cannavacciuolo è sicuramente uno degli chef, non solo televisivi, più amati d'Italia. Proprio ieri, su Sky Uno, si è conclusa la undicesima stagione di MasterChef, il talent show gastronomico di cui è giudice da qualche anno. Oltre ai successi televisivi, dicevamo, chef Cannavacciuolo vanta numerosi riconoscimenti soprattutto ai fornelli: tra questi, non potevano mancare quelli più significativi per uno chef, ovvero le stelle Michelin. Nella sua carriera, infatti, lo chef 46enne ne ha guadagnate ben cinque, nei vari ristoranti che possiede, da Orta San Giulio alla sua Vico Equense (la cittadina della provincia di Napoli di cui è originario) passando per Novara e Torino.

Antonino Cannavacciuolo ha cinque stelle Michelin

Cuoco sin da ragazzino – grazie alla passione trasmessagli da papà Andrea, insegnante per quasi 30 anni all'Istituto Alberghiero di Vico Equense – dopo tanta gavetta è il 1999 l'anno della svolta per chef Cannavacciuolo: insieme alla moglie Cinzia Primatesta assume la gestione di Villa Crespi, il ristorante di Orta San Giulio, nel Novarese, che gli ha dato fama internazionale. Soltanto quattro anni dopo, nel 2003, la Guida Michelin assegna a Villa Crespi la prima stella Michelin, che è la prima anche per Antonino. Tre anni più tardi, nel 2006, arriva la seconda stella Michelin, che il ristorante conserva tuttora.

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L'impero gastronomico di Cannavacciuolo si allarga negli anni: aprono, nell'ordine, prima il Cafè & Bistrot Cannavacciuolo di Novara e poi il Bistrot Cannavacciuolo di Torino, entrambi insigniti di una stella Michelin nel 2018. Le stelle per lo chef partenopeo arrivano così a quattro. Nella primavera del 2021, poi, Cannavacciuolo decide di tornare alle origini: nella sua Vico Equense apre, nel suo resort, il ristorante Laqua Countryside, che nella Guida Michelin del 2022 guadagna la prima stella Michelin. È bene specificare che le stelle Michelin si assegnano alla struttura, e quindi al ristorante. Il regno culinario di Cannavacciuolo è ovviamente la cucina di Villa Crespi, ma essendo gli altri ristoranti sotto l'egida di Antonino, è corretto affermare che, nella sua carriera, il 46enne ne abbia guadagnate cinque, insieme naturalmente agli executive chef che guidano le brigate dei ristoranti premiati.

I ristoranti stellati di Antonino Cannavacciulo

Ecco, nel dettaglio, i quattro ristoranti stellati (per un totale, ripetiamo, di cinque stelle Michelin) di chef Antonino Cannavacciuolo.

Villa Crespi

Rilevato, come detto, nel 1999 insieme alla moglie, il ristorante di Orta San Giulio è sicuramente quello che richiama alla mente il nome di Antonino Cannavacciuolo e quello in cui lo chef di Vico Equense ha cucinato per la maggior parte della sua carriera. Come abbiamo visto, ha guadagnato fino ad ora due stelle Michelin.

Cafè & Bistrot Cannavacciuolo di Novara

Per il suo secondo ristorante, Cannavacciuolo ha deciso di rimanere nella sua regione d'adozione e quella di origine della moglie Cinzia, il Piemonte. A Novara ha aperto dunque, nel 2015, il Cafè & Bistrot, oggi affidato alle mani dello chef Vincenzo Manicone. Il locale novarese ha guadagnato la sua prima (e finora unica) stella Michelin nel 2018.

Bistrot Cannavacciuolo di Torino

Si rimane ancora in Piemonte, nel capoluogo, per il terzo ristorante di chef Cannavacciuolo, vale a dire il Bistrot Cannavacciuolo di Torino, che apre i battenti nel 2017. Oggi, cucina e brigata sono dirette dallo chef Emin Haziri; anche il locale torinese ha vinto al sua prima e unica stella Michelin nel 2018.

Laqua Countryside a Vico Equense

Come anticipato precedentemente, lo chef decide di tornare nella sua amata Vico Equense nel 2021, aprendo il Laqua Countryside, affidato alle mani di chef Nicola Somma, che con Cannavacciuolo aveva cucinato anche al Bistrot di Torino. Nell Guida Michelin 2022, il ristorante ha guadagnato la sua prima stella.

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