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Quando gioca il Napoli non si va neanche in bagno: i dati della società idrica partenopea

I dati dall’ABC (Acqua Bene Comune): consumi calati del 20% durante la gara, poi a fine partita un aumento del 35% quasi immediato. Il grafico di Parma-Napoli.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Quando gioca il Napoli, non si va neanche in bagno. Sembra solo scaramanzia pura e semplice, ed invece è proprio vero: è un dato che emerge dalle analisi della società idrica partenopea, Acqua Bene Comune (ABC), che ha mostrato alcuni grafici che mostrano come il consumo di acqua "crolli", letteralmente, quando il Napoli scende in campo. Dato che ovviamente comprende tutto: non si riempiono pentole d'acqua per cucinare, né i secchi per lavare il salone, ed ovviamente non si tirano gli scarichi (che sono tra i principali consumatori di acqua nelle case private, ndr). E su questa statistica è stata scelta e pluribus unam: la partita Parma-Napoli, penultimo match dello scorso campionato in cui si è consumato, calcisticamente parlando, uno psicodramma prima della grande festa scudetto della settimana successiva.

In pratica, il Napoli giocava a Parma mentre l'Inter, in contemporanea, ospitava la Lazio. Gli Azzurri erano avanti di un punto, ma non riuscirono a sbloccare la partita. A Milano, invece, l'Inter prima sorpassava il Napoli portandosi in vantaggio, poi tornava dietro grazie al pari della Lazio e quindi nuovamente: vantaggio dell'Inter e ancora un pareggio della Lazio. A Napoli, ma anche a Parma, tutti erano presi quasi più dalla gara del Meazza che da quella al Tardini. Ma come riguarda, tutto questo, il consumo idrico?

"Dal momento che le squadre sono scese in campo alla fine del primo tempo, la riduzione dei consumi è stata del 20% ma, è stato il secondo tempo quello più significativo", spiega l'ABC in una nota. "Nei minuti prossimi al vantaggio dell’Inter, i consumi idrici hanno avuto un lieve picco, non sappiamo quanto dovuto allo scoraggiamento di alcuni tifosi partenopei che non sono riusciti a sopportare così a lungo uno stato di tensione fisica ed emotiva elevato. Sta di fatto che", spiega ancora la nota, "già prima del pareggio, si è tornati tutti ai propri posti, senza più allontanarsi fino al termine dell’incontro e, questo atteggiamento, potremmo dire, di fede ritrovata, è stato premiato. Alla fine della partita in soli 15 minuti i consumi sono aumentati del 35%, (circa 130 litri al secondo per la sola adduttrice in questione), aumento che metterebbe in crisi molti sistemi acquedottistici ma, fortunatamente, non quello napoletano", spiegano dalla società idrica.

Insomma, tra il serio e il faceto, l'ABC ha spiegato dunque da una parte l'utilità del Centro di Telecontrollo dello Scudillo, utile appunto per monitorare in tempo reale qualunque tipo di problema idrico. Dall'altro la proverbiale scaramanzia napoletana: quando ci si gioca lo Scudetto, andare in bagno può attendere.

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