Quali sono le scuole e i licei occupati a Napoli per Gaza: chiuso il Serra, liberato il Genovesi

Occupato l'Istituto Serra del Corso Vittorio Emanuele, disoccupato il Liceo Genovesi di piazza del Gesù. È la sequenza delle occupazioni studentesche per Gaza, alla quale si sta assistendo in questi giorni a Napoli, in vista della manifestazione che si terrà sabato pomeriggio, 18 ottobre, "Gente d'o Sud per la Palestina – Fermiamo il genocidio", organizzata da attivisti, associazioni e collettivi studenteschi, con il corteo che partirà alle 14 da piazza Garibaldi.
Dalle finestre dei licei e degli istituti tecnici partenopei sono stati esposti striscioni con i colori della bandiera della Palestina. Un movimento di solidarietà e vicinanza alle sofferenze dei gazawi, per chiedere una pace duratura. Accanto alla mobilitazione per Gaza e all'impegno civile, però, nelle rivendicazioni dei collettivi studenteschi trovano spazio anche altre istanze, come la richiesta di migliorare i servizi scolastici, rinnovare i plessi e riqualificare i quartieri.
Tra gli istituti superiori coinvolti, in questi giorni, il Liceo Classico Genovesi, che è stato liberato però martedì, ieri è stato sanificato ed oggi ha ripreso le lezioni. Nello stesso periodo anche l'occupazione del Diaz. Mentre il Liceo Statale Eleonora Pimentel Fonseca è stato occupato e poi liberato sabato scorso.
Oggi è stato occupato l'Istituto Serra. Sempre negli scorsi giorni, proteste e occupazioni hanno riguardato il Vittorio Emanuele, il Fonseca, il Casanova, il Margherita di Savoia, l'Artemisia Gentileschi, il Santissimi Apostoli.
A Chiaia occupato anche il Liceo Classico Umberto, non succedeva da 15 anni. Tra le ultime volte, era accaduto nel 2010 per pochi giorni. Mentre al Mercalli è stata occupata solo la sede centrale. E, poi, ancora, occupati il Tito Lucrezio Caro, il Giambattista Vico di via Salvator Rosa da circa una decina di giorni, il Giordani.

Gli studenti dell'Istituto Serra: "Solidali con la Palestina"
Gli studenti della sede Centrale – I.I.S. Antonio Serra di Napoli, in un comunicato, hanno spiegato le motivazioni che li hanno portati all'occupazione:
Gli studenti della sede Centrale dell'Antonio Serra di Napoli, hanno occupato le scuole, in forma pacifica e responsabile. Questa scelta nasce dalla necessità di far sentire la nostra voce riguardo ai gravi problemi che affliggono il nostro istituto, ma soprattutto vogliamo far capire che noi studenti non staremo zitti riguardo tutto quello che succede in Palestina. Il nostro pensiero va alle loro scuole, ai loro bambini che per molto tempo non avranno un'istruzione, non avranno una vita, per colpa anche del Governo Italiano, che al posto di mandare soldi per queste guerre e armi che uccidono migliaia di vite innocenti, dovrebbe pensare alle difficoltà che riscontra il suo paese. Occupiamo queste scuole per richiedere cambiamenti, richiediamo più sicurezza, più pulizia, cose che ad oggi, mancano. Abbiamo intenzione di lasciare la scuola migliore di come l'abbiamo trovata, le nostre intenzioni non sono quelle di occupare la scuola per distruggere o per fare casino, ovviamente se ci saranno danni ci assumeremo noi tutte le responsabilità, siamo aperti al dialogo.