Protesi all’anca impiantata in maniera errata in una clinica di Napoli: paziente risarcita con 50mila euro

Un caso di malasanità quello che arriva da Napoli e che si è concluso con un cospicuo risarcimento per la paziente, che ha ottenuto oltre 50mila euro per un grave errore chirurgico avvenuto durante l'impianto di una protesi all'anca. La donna si è sottoposta all'intervento chirurgico per l'installazione della protesi in una nota clinica di Napoli. Dopo l'operazione, però, per circa un anno, la donna ha sofferto di dolori intensi, difficoltà di deambulazione e incapacità di caricare peso sull'arto operato. È stato soltanto rivolgendosi a una seconda struttura sanitaria che la paziente ha scoperto l'errore: la protesi all'anca era stata impiantata in maniera errata; la donna si è dovuta così sottoporre a un secondo intervento e a un lungo processo di riabilitazione.
La paziente si è rivolta allora allo Studio Legale Associati Maior – composto dagli avvocati Michele Francesco Sorrentino, Pierlorenzo Catalano e Filippo Castaldo – che, avvalendosi del supporto specialistico del medico legale Marcello Lorello, ha depositato un ricorso di Accertamento Tecnico Preventivo al Tribunale di Napoli, ottenendo la nomina di un collegio di Consulenti Tecnici d'Ufficio, composto da un medico legale e da un ortopedico, che hanno accertato l'errore chirurgico. Lo studio legale ha così avviato una trattativa con la clinica che ha permesso di ottenere un giusto risarcimento per la paziente, senza che si arrivasse al processo.
"A garantire giustizia e serenità alla nostra assistita è stata una strategia chiara e mirata, questo risultato segna la fine di un calvario che ha profondamente condizionato la sua vita. La vicenda dimostra che è possibile ottenere tutela anche nei casi più complessi senza dover affrontare i tempi della giustizia ordinaria" hanno dichiarato dallo Studio Legale Associati Maior.