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A bordo della portaerei statunitense Truman nel golfo di Napoli. “Pronti a combattere se ce lo chiedono”

A bordo della USS Truman nel Golfo di Napoli: “Saremo sempre pronti a rispondere alla chiamata del nostro Segretario alla Difesa o dal nostro Stato Maggiore”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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La USS Truman nel golfo di Napoli. Foto / Fanpage.it
La USS Truman nel golfo di Napoli. Foto  Peppe Pace/ Fanpage.it
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"Siamo onorati di essere qui nel bellissimo porto di Napoli, e vi do ufficialmente il benvenuto a bordo della nostra nave.", così Gavin Duff, comandante della USS Harry Truman, ha dato il benvenuto ai giornalisti a bordo della portaerei degli Stati Uniti "Harry Truman". La Truman, giunta per delle esercitazioni, ha attirato subito molta curiosità dalla terraferma, viste le sue possenti dimensioni grazie alle quali non è certo passata inosservata. "A nome dei 4.800 membri dell'equipaggio di questa nave, la squadra Carrier Air Wing 1, la squadra Destroyer Squadron 218 e lo Strike Group 8, voglio ringraziare ufficialmente ognuno di voi e tutti i napoletani per averci invitato nella città di Napoli nel corso di questi due giorni", ha aggiunto ancora Duff.

La Truman, portaerei a propulsione nucleare

La USS Harry Truman è una portaerei a propulsione nucleare che, a pieno regime, può ospitare fino a 5.650 tra marinai (3.500) ed avieri (2.150) e 90 aerei, tra cui 4 squadriglie di caccia F/A-18 Hornet, una di EA-6B Prowler per la guerra elettronica, un'altra di Grumman E-2 Hawkeye per la sorveglianza aerea, aerei da trasporto logistico Grumman C-2 Greyhound ed elicotteri SH-60 Seahawk. Di base a Norfolk, in Virginia, è attualmente in missione nel Mar Mediterraneo, visitando anche Napoli dove è stata subito "avvistata" da cittadini e turisti.

Foto / Fanpage.it
Foto Peppe Pace / Fanpage.it

"Pronti a combattere se ce lo chiedono"

Il comandante Duff ha poi spiegato che "da quando abbiamo raggiunto il Mediterraneo, i marinai statunitensi e quelli italiani si sono esercitati fianco a fianco, nel mare e nell'aria, in collaborazione con la maestosa portaerei italiana Cavour e con la collaborazione di altre navi". Ma sui prossimi spostamenti non si sbilancia: "Non possiamo dare informazioni sulle nostre operazioni militari". Inoltre, ha aggiunto anche che "dal momento in cui siamo stati schierati, ci siamo esercitati per coprire una vasta gamma di operazioni militari e sono certo che saremo sempre pronti a rispondere alla chiamata del nostro Segretario alla Difesa o dal nostro Stato Maggiore". Infine, sulle relazioni tra Italia e Stati Uniti d'America, ha spiegato che "sono fantastiche, ci è piaciuto molto collaborare con la portaerei Cavour e la possibilità di navigare assieme fin qui, stiamo lavorando a collaborazioni future,  anche con altre nazioni, ed è una testimonianza di come gli alleati possano collaborare nella Nato".

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