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Picchiato per la spilla antifascista, 4 indagati erano ad Acca Larentia. Tre arresti in Casapound Napoli

La Digos ha notificato 4 misure cautelari ad esponenti di Casapound Napoli; tra loro c’è anche un collaboratore del console ucraino.
A cura di Nico Falco
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Roberto Tarallo, il 44enne picchiato e rapinato
Roberto Tarallo, il 44enne picchiato e rapinato

C'è anche Taras Buha, 28 anni, ritenuto legato a fazioni neofasciste ucraine e collaboratore del console ucraino a Napoli, tra i tre finiti agli arresti domiciliari ieri, al termine delle indagini della Digos (coordinate dal pm Fabrizio Vanorio) che hanno portato in manette anche altri due giovani legati alla sezione napoletana di Casapound. Gli indagati sono in totale cinque, quattro di loro hanno partecipato alle commemorazioni di Acca Larentia, a Roma; tutti i destinatari delle misure risultano appartenenti alla sezione "Berta", con sede in via Foria, nel centro di Napoli. La vicenda risale allo scorso 12 ottobre, quando un fotografo di 44 anni, Roberto Tarallo, venne picchiato e rapinato tra le strade del Vomero, nella zona collinare di Napoli; a scatenare l'aggressione sarebbe stata una spilla con uno stemma antifascista che l'uomo portava sulla giacca.

Aggredito per spilla antifascista, 3 arresti. Quattro indagati legati a Casapound

Gli agenti della Digos hanno notificato ieri, 18 gennaio, le misure cautelari emesse dal gip Linda Comella per i reati di rapina e lesioni aggravate, porto di oggetti atti a offendere e ricettazione. I domiciliari sono stati disposti, oltre che per Buha, anche per Vittorio Acuto, 34 anni, e per Paolo Primerano, 39 anni, ex guardia giurata e dipendente del ministero dei Beni Culturali in servizio presso la Reggia di Caserta. Per Roberto Acuto, gemello di Vittorio, segretario cittadino di Casapound, è scattato il divieto di dimora nella provincia di Napoli. Nei confronti del quinto indagato, napoletano, non è stata emessa nessuna misura.

La Digos ha effettuato anche diverse perquisizioni nelle abitazioni degli indagati e nella sede di Casapound; a casa di Primerano, a Roma, è stata trovata una cartucciera di un mitragliatore da guerra contenente 55 bossoli. Al momento non è stato ritrovato il giubbotto sfilato al 44enne durante l'aggressione mentre l'amico della vittima veniva minacciato con un coltello.

La commemorazione ad Acca Larentia

Da indagini della Digos è emerso che Vittorio e Roberto Acuto, Primerano e il quinto indagato il 7 gennaio erano a Roma per la commemorazione della strage di Acca Larentia, al centro di una indagine che ha portato per il momento a 5 denunciati e decine di identificati per aver fatto il saluto romano. I gemelli Acuto, inoltre, entrambi legati anche a gruppi ultras della Curva A del Napoli, facevano parte del gruppo che nello scorso novembre era andato ad Atene per le celebrazioni di Alba Dorata, il movimento greco di estrema destra sciolto dopo essere stato riconosciuto come organizzazione per delinquere nel 2020 dalla Corte di Appello di Atene; in quella occasione i due fratelli vennero bloccati dalle forze dell'ordine e rispediti in Italia.

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