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Campi Flegrei

Perché a Bagnoli l’acqua del mare bolle e cosa c’entrano i Campi Flegrei

Lucia Pappalardo, nominata direttrice dell’Osservatorio Vesuviano spiega a Fanpage.it cosa sono le bollicine nell’acqua del mare segnalate sulla riva del lido di Bagnoli.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Bolle nell'acqua del mare sulla riva del lido di Bagnoli. Le immagini pubblicate sui social dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra) nella giornata di giovedì 7 agosto hanno suscitato la curiosità di decine di migliaia di persone. Le bollicine sono state segnalate nella zona cosiddetta dell'istmo, proprio di fronte al pontile dell'ex Italsider. È normale? Bisogna preoccuparsi? Sono le domande che si stanno facendo in molti. In realtà si tratterebbe di un fenomeno abbastanza comune nella zona dei Campi Flegrei, dove, tra gli effetti del bradisismo, oltre ai terremoti e all'innalzamento del suolo, c'è anche quello delle emissioni di gas vulcanici.

Pappalardo (Ingv) sul fenomeno delle bolle a mare a Bagnoli

A spiegare il particolare fenomeno delle bollicine in mare a Bagnoli a Fanpage.it è Lucia Pappalardo, vulcanologa dell'Osservatorio Vesuviano dell'Ingv, che da settembre ne assumerà la direzione.

"Lungo il litorale di Bagnoli – spiega Pappalardo – è stata segnalata la presenza di bollicine che fuoriescono dal fondale. Si tratta di un fenomeno noto di fuoriuscita di gas (CO2, soprattutto) e legato all'attività idrotermale della caldera dei Campi Flegrei. Probabilmente reso più evidente durante i periodi in cui si verifica il livello minimo di marea".

Insomma, non ci si trova in presenza di un fenomeno nuovo, né particolarmente preoccupante. Anzi, questo tipo di fumarole sottomarine è molto frequente nel Golfo di Pozzuoli. Si tratterebbe, insomma, di fuoriuscite di gas, anidride carbonica, soprattutto, sottomarine, del tutto innocue. "Queste bollicine di gas che si osservano in mare – assicura Pappalardo – non sono pericolose".

Anzi, al mondo ci sono molte zone termali che sono diventate rinomate mete turistiche. Nella stessa zona dei Campi Flegrei sono da annoverare, ad esempio, le Stufe di Nerone a Bacoli e le Terme di Agnano. Il fenomeno delle fumarole sottomarine, anche chiamate tra gli abitanti della zona "mare che bolle" o acque che ribollono, è stato ampiamente documentato nel corso degli anni, anche attraverso video dei sub e dei pescatori. Il sistema idrotermale dei Campi Flegrei è costantemente monitorato dall'Osservatorio Vesuviano, sia sulla terraferma che in mare. In quest'ultimo caso, attraverso il sistema di monitoraggio sottomarino Medusa, che si avvale di sensori sottomarini e boe. Le bolle in acqua sono state segnalate oltre che a Bagnoli, anche nel Lago d'Averno, nella Darsena di Pozzuoli e nel Parco Archeologico Sommerso di Baia.

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