Per Vincenzo De Luca le liste di attesa nella sanità in Campania “Sono il nostro miracolo”

Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha presentato i dati del monitoraggio sulle liste di attesa della sanità campana nell'aula Matilde Serao dell'università Parthenope di Napoli. Lo studio prende in considerazione le prestazioni sentinella, oggetto di calcolo secondo le modalità previste dal vigente piano nazionale, che prevede il monitoraggio di 69 prestazioni specialistiche, suddivise in prime visite e visite diagnostiche.
Le prestazioni erogate ai cittadini a carico del Sistema Sanitario Regionale ammontano a 62 milioni all'anno, per un valore di circa un miliardo di euro. Di queste, 15 milioni, che corrisponde al 24% delle prestazioni, sono erogate tramite liste di attesa. Lo strumento che governa le liste di attesa è il CUP, il Centro Unico di Prenotazione, è lui il cervello che dovrebbe garantire equità di accesso alle prestazioni, smistandole alle aziende pubbliche o alle strutture private accreditate. Si è rilevato che per le prestazioni urgenti, l'attesa massima non supera le 72 ore, mentre per le prestazioni brevi l'attesa aumenta a 10 giorni. dai 30 giorni ai 60 giorni per le prestazioni differibili (a seconda se si tratta di visite o di esami) e circa 120 giorni per gli interventi programmati.
De Luca: "I nostri primati frutto di un lavoro immane"
"Per quanto riguarda le prestazioni urgenti – spiega De Luca a margine dell'evento – queste vengono erogate in tempi brevi al 96% dei cittadini che ne fanno richiesta. Tutto questo con 15 mila dipendenti in meno rispetto alla media delle atre Regioni d'Italia e ricevendo meno risorse. Siamo primi in Italia nei pagamenti dei farmaci e dei dispositivi medici, siamo la prima Regione per quanto riguarda il fascicolo sanitario elettronico. Tutto quello che stiamo facendo è frutto di un lavoro immane che non sarà messo in discussione dalla politica politicante, lo difenderemo con le unghie e con i denti. La Campania non tornerà ad essere la Campania dei debiti e della sanità usata per fare clientela politica anziché per risolvere i problemi di salute dei cittadini. Questi dati sono un miracolo che deriva dall'impegno straordinario di centinaia di persone, medici, infermieri, amministrativi, informatici che sono motivati in questa battaglia, per fare la nostra sanità una sanità di eccellenza».