Per la giunta Fico in Campania si fa il nome dell’economista Petraglia. Per Cuomo (Pd) c’è l’ostacolo M5S

Una tecnica da Prima Repubblica per smarcarsi dalla pressione dei partiti – e degli eletti – al momento della composizione di un esecutivo (giunte, governi, consigli d'amministrazione eccetera) era la seguente: presidente o sindaco "sparava" altissimo, ovvero circolavano nomi di papabili di alto profilo. Obiettivo: scoraggiare i consiglieri troppo insistenti.
Il lavoro di costruzione della nuova giunta regionale della Campania presieduta da Roberto Fico sicuramente è affollato di neo-residenti all'isola F13 del Centro Direzionale che aspirano ad un trasloco al Palazzo di via Santa Lucia. Per ora al paletto d'una giunta che non prenda consiglieri regionali eletti non sono seguite grandi proteste. Il Pd sa che è meglio così per non smuovere le acque già agitate. Il M5S ha già tanti problemi suoi; i partiti minori e le liste civiche stanno alla finestra: l'importante è piazzare un assessore.
Per gli eletti che ambivano ad ‘ascendere' in giunta, Fico vorrebbe una camera di compensazione con le presidenze delle otto commissioni permanenti della Regione. Si sa che il neo governatore pensa ad una squadra a 12 nomi con almeno la metà donne; si sa anche che il vicepresidente della giunta regionale sarà il Pd Mario Casillo che non dovrebbe però avere l'agognata delega ai Trasporti. E ancora: si sa che Enzo Cuomo, sindaco di Portici, papabile assessore, dovrà superare un problema se vuole entrare giunta: lui e il M5s, il partito del neo governatore, devono ricucire. Hanno avuto bei momenti di scontro proprio nella città di Cuomo.
I deluchiani, invece stanno rimodulando le loro pretese, addivenendo a più miti consigli. Ora spingono affinché Fulvio Bonavitacola, vice di Vincenzo De Luca nelle due legislature, abbia almeno l'assessorato all'Ambiente. Per il Bilancio – e questa è una novità – sta emergendo un nome di alto profilo: l'economista Carmelo Petraglia, professore associato di Economia politica all’Università degli Studi della Basilicata, tra i coordinatori del rapporto annuale della Svimez, già consigliere economico del ministro per il Sud e la Coesione territoriale. «Difficile ma non impossibile che accetti»: è quanto trapela. Se Petraglia dovesse accettare, sfumerebbe la riconferma di Ettore Cinque, già assessore al ramo con De Luca. La nomina di Ciro Buonajuto, già sindaco di Ercolano, eletto con "Casa Riformista" è terreno di scontro: i renziani volevano lui in giunta, il M5s non vuole essere artefice dell'entrata in Consiglio di Armando Cesaro, primo dei non eletti.