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Partita da Napoli la banda del furto di farmaci oncologici nell’ospedale di Catania: 3 arresti

Presi tre presunti componenti della banda che aveva rubato farmaci oncologici per 500mila euro nel Garibaldi-Nesima di Catania; tra loro due napoletani.
A cura di Nico Falco
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Un frame del video del furto nell'ospedale Garibaldi-Nesima di Catania
Un frame del video del furto nell'ospedale Garibaldi-Nesima di Catania

La Polizia di Stato ha arrestato tre persone per il furto avvenuto nello scorso giugno nell'ospedale Garibaldi-Nesima di Catania, quando una banda aveva scassinato la porta esterna di uno dei reparti e aveva portato via farmaci oncologici per un valore di quasi mezzo milione di euro. Dei tre presunti ladri due sono napoletani, rimasti in Sicilia soltanto per il tempo necessario per il raid; il terzo, catanese, è con tutta probabilità il complice che ha fornito appoggio logistico al gruppo, occupandosi degli alloggi e degli spostamenti.

Il furto di farmaci oncologici a Catania ripreso in video

L'irruzione risale alla sera del 23 giugno 2022, era stata ripresa dalle telecamere dell'ospedale. Nelle immagini si vede il furgone bianco dei criminali che arriva davanti al reparto. Sono in cinque, tutti col volto coperto, per fare luce usano delle torce. Il raid dura una manciata di secondi: il tempo di individuare il frigorifero, infilare i farmaci costosissimi in sacchetti della spazzatura e subito dopo la fuga. É verosimile che abbiano agito a colpo sicuro, che non solo sapessero della posizione del deposito ma che, probabilmente grazie all'appoggio sul posto, conoscessero anche il modo di arrivare al reparto senza essere scoperti.

Il valore totale dei farmaci sottratti è di circa 485mila euro; si tratta di medicinali particolarmente costosi, che richiedono precise cautele nel trasporto e nella conservazione e che non possono essere facilmente rivenduti sul mercato nero; per questi motivi è probabile che la banda abbia agito su commissione o che perlomeno potesse contare su propri canali per la ricettazione.

Raid nell'ospedale Garibaldi-Nesima, due sono napoletani

La Squadra Mobile di Catania (diretta da Antonio Sfameni) è arrivata al terzetto con un meticoloso lavoro di indagine basato sulla ricostruzione dei loro spostamenti: una volta individuato il furgone usato per il furto, gli investigatori della Sezione Reati contro il Patrimonio – Squadra Antirapina hanno esaminato tonnellate di materiale, tra video delle telecamere di sorveglianza e dati estrapolati dai lettori ottici di targhe, per tracciare il percorso che i componenti della banda avevano fatto dopo aver lasciato l'ospedale; li hanno così "seguiti" fino al traghetto, allo sbarco in Calabria e fino in Campania, dove per il prosieguo degli accertamenti, e per l'individuazione dei due, si sono avvalsi del supporto degli omologhi della Squadra Mobile della Questura di Napoli (diretta da Alfredo Fabbrocini).

I due napoletani finiti in manette sono Arturo De Rosa, 56 anni, ed Armando Strino, 61 anni; il terzo, catanese, è Antonino Ferlito, 66 anni, che dalle risultanze investigative risulta estraneo al mondo ospedaliero; i tre, accusati di furto aggravato in concorso, sono stati arrestati e condotti in carcere lo scorso 19 dicembre, su disposizione della Procura Distrettuale di Catania e in esecuzione di una ordinanza emessa dal gip del Tribunale locale.

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