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Oggi a Napoli il corteo in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: 100mila in piazza Plebiscito

Napoli piazza principale per la XXVII Giornata della memoria delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli migliaia di persone, soprattutto giovani, sono scese in strada questa mattina contro la camorra e tutte le mafie, in occasione della XXVII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie promossa da Libera e Avviso pubblico, in collaborazione con la Rai e con il patrocinio del Comune di Napoli, della Regione Campania e della Fondazione Polis.

Il lungo corteo ha attraversato le strade del centro storico, da Corso Umberto I, a via Toledo, per arrivare poi in piazza del Plebiscito dove è stato allestito il palco. Napoli è stata la piazza principale dell'evento che si è tenuto si terrà simultaneamente in tanti luoghi d'Italia, in Europa, America Latina e Africa. Centro storico bloccato a causa della manifestazione. "Siamo 100mila a Napoli", hanno detto gli organizzatori.

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Centro storico blindato, traffico in tilt

Il corteo è partito alle ore 9,00 da piazza Garibaldi per arrivare a piazza Plebiscito dove alle 10,30 sono stati letti i nomi di tutte le 1.055 vittime innocenti di mafia: semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perché, con rigore, hanno compiuto il loro dovere. Per consentire il corteo, il centro storico di Napoli è stato blindato. La zona rossa va da piazza Dante, a Corso Umberto I. Le uniche via di collegamento tra la parte est e quella ovest della città sono rimaste quindi via Marina e Corso Vittorio Emanuele. Presenti al corteo il presidente della Camera Roberto Fico, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e il leader del M5S Giuseppe Conte.

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Il sindaco Gaetano Manfredi ha dichiarato:

Quando c’è silenzio la mafia e la camorra si propagano. La grande partecipazione alla manifestazione di oggi, con la presenza di tantissimi giovani, è un messaggio forte e chiaro alle organizzazioni criminali: Napoli è in prima linea per la legalità, pronta a voltare pagina. È una battaglia che condurremo insieme, ogni giorno, per tenere vivo il ricordo delle vittime innocenti e per garantire un futuro libero dalla camorra ai figli di questa città. Libera Contro le Mafie.

Don Ciotti: "I giovani vogliono fatti e cambiamenti"

Alle 11,30 l'intervento conclusivo di Luigi Ciotti, fondatore e presidente di Libera:

"Questo incontro era stato combinato per 6mila persone al massimo, e i familiari delle vittime, invece i ragazzi si sono riversati a migliaia. I ragazzi sono stanchi delle parole, vogliono fatti e concretezza, questa è la dimostrazione che hanno voglia di portare un loro contributo per il cambiamento".

Lo slogan di quest'anno "Terra mia. Coltura/Cultura" vuole unire due dimensioni dalle quali ripartire: la prima è prendersi cura della propria comunità locale e reinterpretare l'essere cittadini del mondo a partire dall’attenzione al contesto di appartenenza. La seconda è "la coltura nella terra e anche nelle coscienze". Quindi non solo attenzione all'ambiente e ai rischi che corre, ma anche rivedere i rapporti di forza e centralità, ripensare le forme e i modi sociali.

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Bandiere per la pace e manifesti contro la guerra

In testa al corteo un grande lenzuolo di 20 metri per 10, con l'arcobaleno della pace che ha occupato tutta la sede stradale e preceduto i gonfaloni dei comuni presenti. Tante le bandiere arcobaleno contro la guerra in Ucraina. Circa 300 i pullman giunti da tutta Italia a Napoli per partecipare alla manifestazione. Presenti esponenti del sindacato e delle istituzioni, studenti e i parenti delle vittime giunti a Napoli da tutta Italia.

I nomi delle vittime proiettati su Palazzo Reale

Di sera, inoltre, i nomi delle vittime innocenti delle mafie scorrono sulla facciata di Palazzo Reale di Napoli; un momento di riflessione, approfondimento e di incontro, di relazioni vive e di testimonianze attorno ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, persone che hanno subito una grande lacerazione che noi tutti possiamo contribuire a ricucire, costruendo insieme una memoria comune a partire dalle storie di quelle persone.

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Al Vomero chiosco ricoperto dai volti delle vittime di mafia

In piazza Vanvitelli al Vomero ricoperto dai volti delle vittime di mafia il chioschetto dei fiori gestito da Davide, il nipote di Maurizio Estate, ucciso il 17 maggio del 1993 per essersi opposto ad uno scippo. Alcuni malviventi arrivarono all’autolavaggio di famiglia, in vico Vetriera a Chiaia, e tentarono di rubare l’orologio di un cliente. Il 23enne li mise in fuga, ma purtroppo guardò in faccia uno dei rapinatori. Poco dopo, sicari armati tornarono nell’autolavaggio e spararono al petto Maurizio, che cadde a terra, morto.

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(aggiornato alle ore 17,30)

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