Nuovo crollo di un cornicione a Napoli: cadute anche alcune fioriere nei Quartieri Spagnoli

Tanta paura ma nessun ferito per il crollo di un cornicione, caduto assieme ad alcune fioriere nei Quartieri Spagnoli di Napoli. A pochi giorni dal crollo su via Toledo, a sua volta successivo ad un altro crollo ma nei Decumani, una nuova caduta: l'episodio è accaduto in Piazzetta Sant'Anna di Palazzo, lungo una delle traverse di via Chiaia che "taglia" i Quartieri Spagnoli parallelamente a via Toledo, il quartiere dello shopping da sempre trafficato da cittadini e turisti, anche nei giorni feriali, e che in questi giorni di festa è letteralmente preso d'assalto dal via vai di persone a tutte le ore.
Non ci sono stati feriti, ma l'episodio getta un'ombra sulla questione sicurezza: il 26 dicembre scorso, due giovani turiste romane di 22 e 25 anni erano state colpite dai calcinacci caduti su via Toledo, fortunatamente in maniera non grave e subito dimesse dall'ospedale Pellegrini dopo le cure del caso. Pochi giorni prima, un nuovo cedimento, stavolta su via dei Tribunali, altra strada ad altro "traffico" pedonale, che fortunatamente non aveva colpito nessuno. I due crolli in 48 ore tra via Toledo e i Quartieri Spagnoli sono avvenuti in una zona purtroppo non nuova a questi eventi e dove una targa ricorda la morte del giovane Salvatore Giordano, ucciso nel 2014 proprio da alcuni calcinacci.
"Quanto accaduto non può essere liquidato come una semplice fatalità", aveva detto poche ore fa Antonio Cerbone, tesoriere dell'Ordine degli architetti di Napoli e referente della Struttura tecnica nazionale di Protezione Civile, che aveva commentato la vicenda di via Toledo spiegando che "non parliamo di un edificio fatiscente, bensì del distacco di calcinacci da un cornicione su una delle strade più frequentate della città con due turiste che sono rimaste ferite in modo lieve", aggiungo che "il rischio non nasce all'improvviso, si costruisce nel tempo. Napoli non è fragile per destino, è fragile quando la prevenzione diventa opzionale e la manutenzione viene rimandata finché non è troppo tardi. La buona notizia è che non parliamo di emergenze ingestibili, ma di problemi noti, misurabili e quindi risolvibili. Servono attenzione costante, controlli seri e la consapevolezza che la sicurezza urbana non è un tema da commenti indignati, ma da scelte concrete. Condividere informazioni corrette è il primo passo. Il secondo è pretendere che da questi segnali non si passi oltre come se nulla fosse. Napoli merita cura, non solo quando crolla qualcosa, ma molto prima. È semplice, sana prevenzione", aveva concluso Cerbone. Poche ore fa, il nuovo crollo, poco distante da quello su via Toledo. Fortunatamente senza conseguenze. Ma solo, appunto, per una questione di fortuna.