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Nonna uccisa a pugnalate alla schiena in Cilento, la nipote 16enne confessa. Lite in famiglia

La tragedia ieri sera a Capaccio-Paestum (Salerno). La giovane non viveva con la nonna è rimasta ferita ad un braccio nel corso di una lite familiare. La ragazza trasferita al carcere minorile di Nisida.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Avrebbe confessato il delitto della nonna 76 enne la ragazza di 16 anni arrestata ieri sera dai carabinieri a Capaccio-Paestum, in provincia di Salerno. La 76enne è stata uccisa a pugnalate, con un coltello a serramanico, nella sua abitazione in via Tavernelle. Il dramma, secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, potrebbe essere maturato nel contesto di una lite familiare. La giovane avrebbe riferito ai carabinieri di essere stata colpita per prima. La vittima è Ermenegilda Candreva, 76enne conosciuta in paese come Gilda.

L'omicidio è avvenuto nell'abitazione della donna in via Tavernelle, nel cuore del comune cilentano, attorno alle ore 19 di ieri, lunedì 7 novembre 2022. Ancora da chiarire la dinamica di quanto accaduto. Le indagini, coordinate dalla Procura dei minori di Salerno, sono affidate ai carabinieri della compagnia di Agropoli, coordinati dal capitano Fabiola Garello, insieme ai colleghi di Capaccio Scalo, e al reparto operativo dei carabinieri di Salerno, guidato dal Comandante Luigi Aureli.

Se sembra abbastanza chiaro il contesto nel quale è avvenuto il delitto – la ragazza è stata ritrovata in strada in stato confusionale quasi in flagranza di reato, con il coltello accanto e sporca di sangue – si indaga sul movente dell'omicidio che non è ancora chiaro.

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La nonna colpita alla schiena, la nipote ferita al braccio

La nonna, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata colpita alla schiena e sarebbe deceduta per le ferite riportate. Anche la nipote, studentessa 16enne, avrebbe riportato ferite ad un braccio ed è stata medicata per questo all'ospedale di Eboli. La ragazza non viveva con la nonna – quest'ultima abitava da sola nella casa di via Tavernelle. La giovane è stata arrestata ed è stata trasferita stamattina al Carcere dei minori di Nisida.

Agli investigatori la ragazza avrebbe confessato di avere colpito la nonna, ma, come riporta l'edizione odierna de "Il Mattino", avrebbe anche aggiunto di essere stata colpita per prima. Soltanto l'esito dell'esame autoptico sul corpo della 76enne e l'esame degli altri elementi raccolti dalla scientifica potrà però aiutare a chiarire cosa sia effettivamente avvenuto. L'ipotesi, al momento, resta quella di una lite domestica sfociata nel sangue, i cui motivi sono ancora sconosciuti.

Sequestrata l'arma del delitto

I carabinieri, intanto, ieri sera hanno sequestrato l'arma del delitto. Un coltello a serramanico. La ragazza, secondo alcune testimonianze, sarebbe poi uscita dall'abitazione sotto choc e si sarebbe seduta in strada piangendo con gli abiti sporchi di sangue. Ai carabinieri avrebbe ammesso le proprie responsabilità, e cioè di aver ferito a morte la nonna, in preda alla disperazione. La ragazza è stata poi trasportata all'Ospedale di Eboli per le cure del caso, da qui è stata trasferita al carcere minorile. Il magistrato di turno ha disposto l'autopsia sul corpo della donna 76enne.

(aggiornato alle 11,40)

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