Non paga le tasse per 25 anni, sequestrati beni per 200 milioni a un imprenditore nel Salernitano

In 25 anni di attività, tramite un complesso meccanismo fraudolento, si è sottratto al pagamento delle tasse, arrecando un enorme ammanco all'Erario per milioni di euro: nelle ultime ore, uomini della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e della Squadra Mobile di Salerno, hanno operato un sequestro di beni per 200 milioni di euro a carico di un imprenditore di Nocera Inferiore, nel Salernitano, attivo nel settore dei trasporti e della logistica. I sequestri, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Salerno, sono scattati nelle province di Salerno, Napoli, Mantova, Reggio Emilia e Bari: gli inquirenti hanno accertato come l'imprenditore, grazie alla complicità di famigliari e terze persone compiacenti, abbia evitato di pagare le tasse tramite fatture per operazioni inesistenti, bancarotta fraudolenta e intestazione fittizia di beni a prestanome.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti in fase di indagine l'imprenditore, attraverso il mancato pagamento delle tasse, avrebbe dapprima finanziato le società afferenti al suo gruppo, ma nel contempo avrebbe avviato un'altra rete di società avviate al dissesto, le cosiddette bad companies, sulle quali scaricare i debiti derivanti dal mancato pagamento delle imposte delle società attive. Successivamente, tali bad companies sarebbero poi state svuotate, tramite uno schema tipico: il mutamento della ragione sociale e spostamento della sete, con successiva cessione delle quote a ridosso delle procedure di liquidazione.
Le indagini hanno rivelato inoltre che l'imprenditore, al fine di evitare accertamenti fiscali e temendo sequestri a causa dei numerosi procedimenti penali avviati, nel tempo, a suo carico, abbia via via ceduto le quote societarie e le cariche ricoperta a prestanome compiacenti, quasi sempre suoi congiunti. Secondo gli inquirenti, inoltre, l'imprenditore avrebbe avuto rapporti con esponenti della criminalità organizzata dell'area nocerino-sarnese. Tra i beni sequestrati all'imprenditore, oltre ad alcune barche e a una Ferrari, ci sono anche 1.500 autoarticolati utilizzati nelle società di trasporto e logistica a lui riconducibili.