“No al Festival della carne di cane in Cina”: animalisti bloccano il traffico a Napoli

Traffico bloccato sul corso Umberto I di Napoli da parte degli animalisti, che hanno protestato contro il festival della carne di cane che si tiene in Cina tra il 21 e il 30 giugno, nella città di Yulin, nella Regione Autonoma di Guangxi Zhuang nel sud del grande paese asiatico. "Ogni giorno migliaia di cani e gatti vengono uccisi nell'acqua bollente per mangiarli", ha spiegato Stefania Caiafa, presidente del Meta (Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente) di Milano.
Il corteo, partito da Piazza Garibaldi, ha raggiunto la facoltà Federico II lungo il corso Umberto, mandando in tilt il traffico. Caiafa ha spiegato che "migliaia di cani vengono rapiti da case private per diventare cibo. In questi anni abbiamo anche provato a contattare l'ambasciata cinese con petizioni e richieste di fermare la rassegna ma non abbiamo mai avuto una risposta". In un lungo post su Facebook, l'associazione ha anche spiegato che "noi italiani, europei, occidentali, non siamo migliori dei cinesi. La nostra indignazione per l’ormai tristemente noto festival della carne di cane e di gatto è profondamente ipocrita".
"Tutti gli Animali sono le vittime sacrificali del nostro delirio di onnipotenza", prosegue la nota dell'associazione Meta, "smettiamola immediatamente con questo "festival della morte” , legalizzato in ogni parte del mondo. Tutti gli Animali “vivono” come se fossero a Yulin ogni maledetto giorno. Un'oscenità senza pari che imputridisce ciò che resta delle nostre coscienze .Esattamente come ogni tipo di abuso esercitato sulla vita di chi non può difendersi", conclude la nota del Movimento Etico Tutela Animali e Ambiente.