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Negata esenzione ticket a mamma disoccupata e sola col figlio: “Ha debiti di 300 euro di 10 anni fa”

Richiesta respinta per esenzione sanitaria alla donna napoletana 30enne sola con un figlio. Deve pagare lei le analisi. Capasso (Assoutenti): “Si limita il diritto alla salute”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Mamma napoletana, 30 anni, disoccupata e sola con un figlio, si vede negare dall'Asl l'esenzione del ticket sanitario per reddito riservata a chi non ha lavoro. Il motivo? Avrebbe dei debiti vecchissimi di qualche centinaio di euro. A segnalare l'accaduto è Roberto Capasso, di Assoutenti Campania, che denuncia: "Non si comprende perché l'Asl debba farsi carico di recuperare in tal modo i presunti debiti dei contribuenti. Per noi è una limitazione del diritto alla salute. Va garantita subito l'esenzione, mentre l'eventuale recupero va affidato alle società di riscossioni".

La donna, disperata, si è rivolta all'associazione Assoutenti, chiedendo aiuto. Senza un lavoro e con un figlio da mantenere, infatti, ha bisogno dell'esenzione per le cure mediche sia sue che del bimbo. La sua attuale situazione finanziaria non le consentirebbe di pagare tutto di tasca sua. A ricostruire la storia della mamma single è lo stesso Capasso.

"Negata esenzione a mamma single disoccupata" la denuncia di Assoutenti

"Purtroppo – spiega il rappresentante di Assoutenti Campania – questa donna 30enne, di Miano, nella zona nord di Napoli, ha ricevuto il blocco del rinnovo dell’esenzione del ticket sanitario per reddito a causa di debiti vecchissimi. La donna ha 30 anni, non lavora e vive da sola con suo figlio a Napoli". Dal 2023, infatti, il rinnovo dell'esenzione per fasce di reddito non è più automatico, ma bisogna fare richiesta online con lo SPID o cartacea allo sportello.

"La signora – prosegue Capasso – ha dei debiti che risalgono ad oltre 10 anni fa, per circa 300 euro. Uno con l'Asl 1 del 2012, l'altro con l'Asl 2 del 2016. Se non li salda, non può ricevere l'esenzione. Questo, a nostro giudizio, pregiudica il diritto alla salute. Per questo, chiediamo l'intervento delle istituzioni per risolvere la situazione".

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