“Neg**, put***, torna a casa tua”, violenza contro ragazza extracomunitaria a Napoli, due indagati per stalking e odio razziale

"Neg**, put***, torna a casa tua". Insultano una ragazza, le sputano in faccia e cercano di investirla mentre la vittima inerme prova a riprenderli con il cellulare. Una storia di discriminazione e odio razziale avvenuta purtroppo a Napoli lo scorso novembre. Aggressioni feroci e ripetute nei confronti della giovane di origine extracomunitaria, che sarebbe stata più volte vittima di atti persecutori. Nei guai due ragazzi, uno maggiorenne, l'altro minorenne, destinatari di due ordinanze di misura cautelare emesse dalle rispettive Procure competenti, che consistono nel divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da essa frequentati, con dispositivo elettronico, per il primo, e nella misura della permanenza in comunità, per il secondo.
Gli aggressori indagati per stalking
I due sono sospettati del reato di stalking, ed altro, in concorso tra loro, e con altre persone ancora in corso di identificazione, nei confronti della giovane donna extracomunitaria, con l'aggravante di aver commesso i fatti per finalità discriminatorie e di odio razziale. In più occasioni, gli indagati avrebbero perpetrato atti persecutori sempre insultando la vittima con frasi del tipo: "neg** di mer**" e "put** torna a casa tua". Le indagini sono scattate dopo la denuncia della ragazza, arrivata a seguito dell'ultimo episodio ancora più inquietante e violento, e ripreso in un video girato con un cellulare.
Nelle immagini si vedono alcuni giovani che, dopo aver sputato in faccia alla ragazza, avrebbero tentato di investirla e di portarle via il telefonino con il quale li stava riprendendo. Dopo quest'ultimo grave episodio, la vittima ha trovato il coraggio di denunciare le reiterate violenze subite a partire dal mese di novembre 2024 fino ad oggi.
Le indagini per discriminazione e odio
Gli investigatori del commissariato della Polizia di Stato di "San Giovanni Barra" hanno condotto indagini accurate ed hanno riscontrato le violenze subite dalla vittima, anche tramite altre attività istruttorie quali audizione di testi e l'attenta analisi delle immagini fornite dalla parte offesa, che documentavano in maniera incontestabile le vessazioni. Il 19 settembre scorso, quindi, gli agenti hanno dato esecuzione alle 2 ordinanze di misura cautelare emesse dalla Procura di Napoli e dalla Procura per i minorenni. I provvedimenti eseguiti costituiscono misure cautelari disposte in sede di indagini preliminari, pertanto, i destinatari delle dette misure cautelari sono ovviamente persone sottoposte alle indagini e si considerano presunti innocenti fino a sentenza definitiva.