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Napoli sogna il Gran Premio F1: si costituisce il “Comitato promotore per la Formula 1”

Napoli vuole un Gran Premio di Formula 1. La notizia è stata annunciata durante la conferenza per presentare la seconda edizione del Napoli Racing Show.
A cura di Vincenzo Cimmino
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Per ora è un sogno affidato ad una locandina con l'intelligenza artificiale. Ma perché non sperare? Napoli cerca il bis, dopo l'assegnazione della Coppa America di vela vuole un Gran Premio di Formula 1. La notizia è stata annunciata durante la conferenza stampa per presentare la seconda edizione del Napoli Racing Show, in programma nella città partenopea il 6, il 7 e l'8 dicembre prossimi. Ne ha parlato Enzo Rivellini, il numero uno dell'organizzazione, rivelando di aver costituito il "Comitato promotore per la Formula 1 a Napoli". A farne parte con lui anche Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell'Unione industriali napoletana e Paolo Scudieri, imprenditore e pilota vicino alla Ferrari, di cui è sponsor col marchio Adler.

Possibilista il sindaco Gaetano Manfredi

Un progetto, quello del comitato, che ha il sapore di un sogno molto lontano e difficile da realizzare. Anche se i più audaci già pensano al Gran Premio del Mediterraneo, da allestire su un circuito cittadino e che, secondo i promotori, "farebbe tremare Montecarlo". Possibilista il sindaco Gaetano Manfredi. "Nessuno", ha commentato il primo cittadino, "si aspettava che Napoli potesse avere la Coppa America. E invece l'abbiamo avuta. E dunque, perché non provare anche con la Formula 1? Io credo che possiamo sperare, dico che un grande evento motoristico a Napoli si può fare".

Sogni e belle speranze a parte, quello di Napoli con i motori resta comunque un rapporto che affonda le proprie radici nella storia. La città, in passato, è stata teatro di importanti competizioni motoristiche. Il capoluogo partenopeo, tra il 1933 e il 1962, tolta la parentesi del secondo conflitto mondiale e degli anni immediatamente successivi fino al 1948, ha ospitato il Gran Premio di Napoli. Gara che ha richiamato piloti del calibro di Tazio Nuvolari, Nino Farina, Alberto Ascari, Manuel Fangio, Gigi Villoresi, Stirling Moss, Giancarlo Baghetti e Willy Mairesse.

"Mi auguro che anche l'Aci sia d'accordo e sostenga questo progetto"

“Di recente", ha detto Costanzo Jannotti Pecci, "ho parlato con un importante esponente di Governo e mi ha detto che la Coppa America si farà a Napoli grazie alla fattiva collaborazione tra potere centrale e amministrazione comunale. E parlando con Manfredi mi ha detto la stessa cosa: la concertazione anche tra forze politiche diverse è stata determinante. Nessuno ambisce a prendersi una medaglia abbiamo capito che il Paese può guardare avanti con ottimismo e portare avanti progetti ambiziosi, come portare la Formula 1 a Napoli. Mi auguro che anche l’Automobile Club d'Italia sia d’accordo e sostenga questo progetto che il sistema imprenditoriale è in grado di assecondare".

"Difficilmente Napoli potrà comportarsi come Montecarlo", ha commentato Paolo Scudieri, "dove i monegaschi affittano i propri balconi agli spettatori a 30.000 euro, con il sostegno del principe Alberto, che invita i cittadini a lasciare libera la città per una settimana”, tuttavia si dice “pronto a fare tutto il possibile per convincere chi di dovere almeno a valutare l’opzione Napoli. Sono molti i piloti intenzionati a partecipare e si potrebbe allestire davvero una corsa di buon livello, con più auto rispetto all’edizione 2024”.

Per il Napoli racing show l'"arena del Lungomare"

Tornando alle certezze, il Napoli racing show si svolgerà su un circuito di misura flessibile, l'"arena del Lungomare": 1.190 metri per la Velocità Formula Challenge, 1.300 metri per il karting e 1.340 metri per la formula Rally. Nel corso della conferenza è stato anche ricordato che sarà organizzato un Concorso d'auto d'epoca. I partecipanti avranno la possibilità di visitare, nel Casertano, il Real Sito di Carditello. Gli equipaggi delle auto d’epoca, inoltre, saranno impegnati in prove di abilità nel piccolo autodromo di Cellole e ospiti della famiglia Carafa per una visita al tesoro di San Gennaro.

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