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Covid 19

Napoli oggi è tutta in strada: assembramenti ovunque e traffico bloccato, code davanti ai negozi

Dal Lungomare al borgo di Santa Lucia, dal centro storico al Vomero: Napoli oggi è scesa tutta in strada. Aperitivi e pranzi o cene in orario molto anticipato (prima delle 18) ad un anno dall’inizio dell’incubo Covid. Saltate tutte le regole di distanziamento e anti-assembramento. In strada traffico come ai vecchi tempi.
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Napoli in zona gialla, un anno dall'inizio del Covid si ritrova praticamente tutta in strada come se niente fosse accaduto e salta ogni regola anti-assembramento. Da Lungomare a Chiaia, dal Vomero al centro storico già stamane era un  via-vai di auto dirette verso via Caracciolo  con la zona di Santa Lucia totalmente bloccata. Nel pomeriggio si è capito che qualcosa non stava andando per il verso giusto, addirittura alcune famiglie hanno portato in giro i bambini – ad esempio in zona via Luca Giordano e via Scarlatti – per festeggiare il Carnevale con tanto di coriandoli in mano.  Le strade dell'aperitivo da piazza Bellini alla zona dell'Orientale fino a via Enrico Alvino al Vomero invase da giovani: purtroppo molti senza mascherina e soprattutto senza alcun criterio anti-assembramento.  Scarsissimi  per non dire inesistenti i controlli della Polizia Municipale almeno fino alle ore 18.

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Si sono rivisti perfino i parcheggiatori abusivi che l'hanno fatta da padrone in  via Nazario Sauro e in via Generale Orsini, alle spalle del borgo di Santa Lucia. Traffico anche nella zona di Corso Umberto per una protesta degli studenti universitari. Ma anche a piedi migliaia di persone hanno affollato le vie dello shopping, da via Toledo a piazza Dante e in altre zone. Il Galleria Umberto code senza alcun distanziamento davanti ai fast food. Nel pomeriggio, prima della chiusura dei bar alle 18, diversi gruppi di giovani hanno invece affollato le zone della movida, come Piazza Bellini, per un aperitivo del venerdì, come ai tempi precovid, ma pomeridiano e prima della chiusura e del coprifuoco. Addirittura ristoranti affollati alle cinque del pomeriggio per consentire un sostanzioso aperitivo prima della chiusura imposta dalla legge alle ore 18. Le immagini inevitabilmente saranno destinate a generare polemiche in un giorno in cui si sono comunque registrati altri  1.366 contagi e 22 decessi per Covid.

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