Napoli, manifesto pubblicitario con sette donne di spalle. L’accusa: “È sessista”. L’azienda replica: “Assurdo”

Polemiche a Napoli per un cartellone pubblicitario dell'azienda di abbigliamento Mon Fusò apparso in diverse zone della città: nell'immagine si vedono infatti alcune donne di spalle che indossano dei fuseaux, i tipici pantaloni elasticizzati, affacciate sul Golfo di Napoli con la scritta "Il panorama più bello del mondo". Un doppio senso che a qualcuno non è piaciuto: all'azienda sono piovute accuse di sessismo, che tuttavia lo stesso brand contattato da Fanpage.it spiega di respingere al mittente, senza escludere il ricorso alle vie legali. Tutto è nato nelle scorse ore, quando la foto di questo cartellone scattata a Posillipo (ma presente anche in altre zone della città come via Marina) ha iniziato a circolare su Facebook.
"Triste pensare che nel 2022 si debba ancora utilizzare il sedere di una donna per fare pubblicità, facendo passare in secondo piano la bellezza della nostra città", il commento del consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli, "a mio parere è una iniziativa di pessimo gusto, tanto che non si capisce nemmeno cosa si sta pubblicizzando". Dura anche l'assessore alle Pari Opportunità del comune di Napoli, Emanuela Ferrante che ha parlato di tristezza in quanto "la donna viene resa oggetto e apprezzata per tutto, fuorché per ciò che realmente la caratterizza, rappresenta e la valorizza: intelligenza, sensibilità, resilienza". Sulla vicenda è intervenuta anche Alessandra Clemente, ex assessore del Comune di Napoli e oggi consigliera comunale:
Non pensate sia riprovevole dover commentare ancora una volta l'utilizzo materiale del corpo delle donne per la solita pubblicità sessista spalmata in bella vista per le strade della città? Questo manifesto sulla collina di Posillipo mi ha lasciata un grandissimo senso di disagio.
Una cosa che nel 2022 ci aspettavamo fosse superata, ma evidentemente c'è chi non ha interiorizzato il cambiamento culturale del Paese. Aggiungo che come stabilito dal decreto Infrastrutture dello scorso novembre, le affissioni di questo tipo vanno immediatamente rimosse, spero si proceda in questo senso nel più breve tempo possibile. Spero sia stato fatto o si faccia quanto prima.
La replica dell'azienda Monfusò: "Sessismo? Accusa assurda"
L'azienda però non ci sta e respinge al mittente ogni accusa di sessismo, come ribadito anche a Fanpage.it telefonicamente. "Nessuna discriminazione sessista, siamo per l’integrazione assoluta di tutte le donne", ha spiegato Stefania Avallone consulente marketing e co-founder dell’azienda, che sostiene la legittimità dell'idea che "ha al centro le donne di tutte le età e di tutte le taglie. C’è perfetta connessione tra il panorama di Napoli, il più bello del mondo e le figure femminili: non modelle, ma 7 donne comuni, dai 15 ai 50 anni, chiamate a celebrare la passione per lo sport. Il senso del messaggio pubblicitario va ben oltre la visione distorta attribuitagli da occhi che vedono del “marcio” anche dove non c’è".