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Napoli, le lettere di licenziamento a Natale per i 130 lavoratori che distribuivano i ticket viaggio

Recapitate un giorno prima della Vigilia di Natale le lettere di licenziamento ai 130 dipendenti della società che distribuiva biglietti dei trasporti pubblici.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Recapitate un giorno prima della Vigilia di Natale le lettere di licenziamento per i 130 dipendenti della Giraservice, la società che distribuiva fino a poco fa i biglietti di viaggio per i trasporti pubblici, come bus, metro e funicolari, alle rivendite di Napoli. Una vera e propria beffa per i dipendenti, che da domani non avranno più un lavoro. Le missive, infatti, recano la data del 23 dicembre 2021.

"Per noi una ‘letterina di Natale'"

"Dopo la procedura di licenziamento collettivo avviata dall’azienda il 26 novembre 2021 – scrivono i lavoratori Giraservice – il giorno 21 Dicembre si è concluso l’iter con un mancato accordo tra Giraservice e le organizzazioni sindacali. I lavoratori sono stati invitati a ritirare la “letterina di Natale” del licenziamento nella mattinata del 23 Dicembre a Piazza Matteotti. Nel silenzio generale della politica, che in un anno e mezzo di vertenza ha visto tutte le forze politiche tacere senza spendere nemmeno una parola pubblica in solidarietà di questi lavoratori, si conclude dopo 25 anni di onorato servizio per le aziende del trasporto pubblico aderenti al Consorzio Unico Campania, la storia lavorativa di questi 130 padri e madri di famiglia. Tutto questo a due giorni dal Natale".

"Eppure la Regione Campania aveva schierato una corazzata al tavolo di gestione crisi – prosegue il volantino dei lavoratori – mettendo in campo l’Assessore al lavoro, l’Assessore alla formazione e due presidenti di commissione. È evidente che questa corazzata non si è impegnata abbastanza per aiutare davvero questi lavoratori di un comparto, che a detta del Presidente De Luca, nei prossimi anni spiccherà finalmente il volo grazie a miliardi di investimenti. Tra l’altro la Regione Campania con modalità imbarazzanti (usando un eufemismo) si è rimangiata un verbale del 4 Agosto 2021 dove aveva assunto, tra altri impegni, quello di far partire a Novembre dei corsi di formazione per riqualificare il personale e per trovare altre opportunità lavorative in linea con le evoluzioni tecnologiche della bigliettazione del TPL Regionale. Tutte false promesse".

"In occasione dell’ultimo presidio di protesta del giorno 16 Dicembre – concludono – finito poi con un breve blocco stradale dei lavoratori disperati sotto Palazzo Santa Lucia, l’Assessore Marchiello aveva garantito che avrebbe parlato con il Presidente De Luca di questo enorme problema sociale.

Il giorno dopo un gruppo di una ventina di lavoratori si è recato nella Zona Asi di Caivano, dove il Presidente De luca era impegnato in un convegno, chiedendo con la consueta compostezza ed educazione un breve colloquio con lui per capire cosa pensasse del fatto che 130 persone, dopo 25 anni di sacrificio al servizio delle aziende di TPL del Consorzio Unico Campania, stessero perdendo il lavoro, dopo un anno e mezzo di cassa integrazione a zero ore  e nel silenzio generale. Con grande amarezza dei lavoratori, il Presidente si è negato".

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