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Covid 19

Napoli, giornalista Rai si infiltra nella fila del vaccino Covid: respinto ai controlli. Asl: “Vergognoso”

Un giornalista e due operatori della trasmissione di Rai 1 “Oggi è un altro giorno” cercano di documentare la fila per il vaccino Covid a Napoli “infiltrandosi” con telecamere nascoste tra la gente che attende la somministrazione. Scoperti all’accettazione e mandati via. Il direttore generale dell’Asl Napoli 1 infuriato: “Intervengano Ordine dei giornalisti e Commissione vigilanza Rai, gettano fango sul nostro lavoro e causano danno a chi attende”. L’Odg Campania: “Non è un esempio di buon giornalismo”.
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Le code per i vaccini alla Mostra d'Oltremare. (Foto / Fabeook Andrea Cozzolino)
Le code per i vaccini nei giorni scorsi alla Mostra d'Oltremare (Fb/Cozzolino)
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Mentre a Roma due tifosi sono condannati per l'aggressione a una troupe di una trasmissione Rai, a Napoli  un «programma di intrattenimento» (si è poi appreso che si trattava di "Oggi è un altro giorno", in onda su Rai 1 dalle ore 14, condotto da Serena Bortone) è messo sotto accusa dall'Azienda sanitaria locale Napoli 1 Centro. Motivo? L'Asl Napoli 1 ha spiegato in una nota che gli inviati a Napoli – un giornalista e due operatori – avrebbero «tentato di infiltrarsi tra i medici chiamati a vaccinarsi». La principale azienda sanitaria locale della Campania ha parlato di «comportamento vergognoso posto in essere a danno dei sanitari che sono in prima linea».

Il fatto, secondo una lunga nota dell'Asl guidata da Ciro Verdoliva  è avvenuto oggi, giovedì 14 gennaio 2021:

un giornalista Rai e due tecnici, tutti in servizio per un programma di intrattenimento, hanno tentato di superare i controlli posti in essere alla Mostra d’Oltremare di Napoli fingendosi operatori sanitari aventi diritto al vaccino, ritirando il numero di ingresso e mettendosi in fila.
Al controllo sono stati “smascherati” e respinti. È lecito presumere che l’obiettivo di questa incursione con telecamere nascoste fosse quello di cogliere in fallo il sistema di sicurezza messo in piedi dall’Asl Napoli 1 Centro e gettare ancora una volta fango sul lavoro messo in campo per garantire la salute dei cittadini.

Dunque cosa è accaduto? Che un giornalista ha cercato di documentare, nell'ambito di ciò che è lecito nella sua professione, come si svolgono le file per il vaccino Covid a Napoli, nella regione in cui  c'è il record di persone vaccinate.  La direzione sanitaria della struttura partenopea lo definisce «un comportamento che questa direzione generale stigmatizza con forza, anche perché quest’incursione nulla ha a che vedere con il diritto di cronaca e d’informazione che dovrebbe animare ogni giornalista, tanto più se appartenente al servizio pubblico».

L'Asl campana nella sua lunga nota invoca l'intervento delle autorità di settore:

che l’Ordine dei Giornalisti intervenga per valutare l’accaduto ed eventualmente sanzionare tale comportamento, e che la stessa Commissione di Vigilanza Rai approfondisca quanto accaduto e valuti opportuni provvedimenti. Esiste infatti un limite oltre il quale non bisognerebbe mai spingersi, tanto più se queste azioni vengono poste in essere solo per riempire un palinsesto di intrattenimento.

La lotta al Covid non è un gioco né un reality, bisognerebbe avere rispetto per medici, farmacisti, infermieri, operatori socio sanitari, amministrativi, tecnici che da mesi ormai rischiano la vita in questa battaglia ed anche se stremati continuano ad essere al lavoro per garantire salute.

Ordine dei giornalisti Campania interviene sul caso

L'Ordine della Campania in una nota annuncia che invierà una segnalazione all'Ordine del Lazio in relazione al comportamento dell'inviato della trasmissione Rai "Oggi è un altro giorno", condotta da Serena Bortone e in onda su Rai 1. Il professionista al Covid center della Mostra d'Oltremare, secondo la denuncia della Direzione della Asl Napoli 1 «fingendosi medico ha tentato di entrare, senza successo per l'intervento della sicurezza, nelle file riservate ai sanitari per la somministrazione dei vaccini»

Si legge nella nota dell'OdG Campania guidato da Ottavio Lucarelli:

Non è questo un esempio di buon giornalismo.  Le inchieste-spettacolo danneggiano la nostra professione e in particolare quei colleghi che da mesi in strada raccontano correttamente l'evolversi della pandemia. Il giornalista laziale è stato inviato da una trasmissione-contenitore di Rai uno e, a questo punto, ci chiediamo se i responsabili di "Oggi è un altro giorno" hanno inviato giornalisti in tutta Italia o solo a Napoli, Al di là della magra figura del "falso medico" c'è da considerare che sempre, a partire dai temi che riguardano la salute dei cittadini, vanno rispettate le norme deontologiche.

"Ritengo doveroso che la Rai faccia chiarezza sul gravissimo episodio accaduto presso la Mostra d’Oltremare di Napoli dove un giornalista professionista laziale, che lavorava a un servizio per una delle trasmissioni di Rai 1, si è infiltrato nelle file riservate a medici e infermieri per le vaccinazioni, fingendosi operatore sanitario. Un comportamento che configura diverse violazioni delle norme deontologiche e che non fa onore all’intera categoria”. Lo ha detto Domenico Falco, presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni della Campania.

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In serata la trasmissione Rai con una nota ha smentito la ricostruzione dell'Azienda sanitaria partenopea:

Non risponde al vero che la squadra abbia ‘tentato di superare i controlli fingendosi operatore sanitario avente diritto al vaccino', ma è entrata attraverso i tre varchi presentandosi quali giornalista e operatori del Servizio Pubblico e successivamente ha incontrato il Direttore generale come precedentemente concordato".

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