Napoli è tutta buia: alle 18 i commercianti hanno spento le luci per protesta

Quindici minuti a insegne e luci spente, per protestare contro le norme anti contagio di Governo e Regione, ritenute troppo stringenti ed eccessivamente pesanti per la sopravvivenza stessa delle attività commerciali. La protesta, annunciata nelle scorse ore dai commercianti, si è svolta come previsto alle 18 di oggi, 29 ottobre. Strade al buio, quindi, nella centrale piazza Garibaldi, ma anche nella vicina piazza Nazionale, in via Nazionale, in via Toledo e in altre zone della città, dove ci sono stati anche dei presidi di protesta (una delegazione di commercianti ha manifestato a Soccavo, all'esterno del Rione Traiano).
La protesta, che ha incassato la solidarietà dei commercianti di tutti i settori, riguarda anche la chiusura anticipata alle ore 18 per le attività di ristorazione, compresi baretti, pub e ristoranti. "Il messaggio che vogliamo far passare – si legge nel messaggio circolato tra i negozianti – è cosa significherebbe una città senza commercio se spegniamo le nostre attività. Terremo le luci spente per 15 minuti. È un forte segnale da far arrivare alle Istituzioni. Stiamo provando a coinvolgere tutta la città in questa protesta silente".
Con le nuove norme, introdotte Governo col Dpcm e dalla Regione Campania nell'ottica di limitare gli spostamenti, gli assembramenti e quindi situazioni di potenziale rischio contagio, viene drasticamente tagliato tutto il "by night", prima di tutto la movida, ma anche il turno serale delle attività di ristorazione, che rappresenta anche l'unico per molte attività. Resta consentita la vendita di asporto (fino alle 22:30) e la consegna a domicilio (l'ultima dovrà partire alle ore 23:00).