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Napoli, chi ha crediti verso il Comune deve fare domanda di pagamento entro due mesi o perderà tutto

Il Comune di Napoli pubblica l’avviso ai creditori. Se non si farà domanda entro il 4 aprile il credito sarà cancellato. Bloccati interessi e nuovi pignoramenti.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Chi vanta crediti nei confronti del Comune di Napoli anche di oltre 10 anni fa dovrà fare tassativamente domanda per la transazione entro il 4 aprile prossimo o perderà tutto. Palazzo San Giacomo ha pubblicato l'avviso ai creditori. Congelati tutti i crediti commerciali al 31 dicembre 2021, come anticipato da Fanpage.it. Si potrà fare domanda solo per i crediti certi, liquidi ed esigibili, indicando oltre ai propri dati anche gli estremi della fattura o in alternativa del titolo giudiziale correlato al credito commerciale. Il Comune ha istituito preso la sede del Municipio un apposito ufficio transazioni che sarà attivo fino al prossimo ottobre, salvo proroghe. È uno dei primi effetti del Patto per Napoli, stretto dal sindaco Gaetano Manfredi con il Governo Draghi, e suggellato nella legge di bilancio approvata dal Parlamento a dicembre, per risanare il disavanzo del Comune che sfiora i 5 miliardi di euro.

La lista dei crediti entro maggio

Il Comune predisporrà, entro il 15 maggio 2022, il piano di rilevazione dei debiti commerciali certi, liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2021. "La mancata presentazione della domanda nel termine assegnato di 60 giorni – precisa il Comune, che scattano dal 31 gennaio 2022 – determinerà l’automatica cancellazione del credito vantato".

Il Comune, poi, entro il 15 giugno 2022, valutato l’importo complessivo di tutti i debiti censiti per effetto del presente avviso, proporrà individualmente ai creditori, compresi quelli che vantano crediti privilegiati, nel rispetto dell’ordine cronologico delle fatture di pagamento o delle note di debito, la definizione transattiva del credito offrendo il pagamento di una somma variabile tra il 40 e l’80 per cento del debito, in relazione alle seguenti anzianità dello stesso:

  1. pagamento del 40 per cento per debiti con fattura/e con data antecedente al 1° gennaio 2012;
  2. pagamento del 50 per cento per debiti con fattura/e con data intercorrente tra il 1° gennaio 2012 e il 31 dicembre 2016;
  3. pagamento del 60 per cento per debiti con fattura/e con data intercorrente tra il 1° gennaio 2017 e il 31 dicembre 2018;
  4. pagamento dell’80 per cento per debiti con fattura/e con data intercorrente tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2021.

La transazione, che sarà individualmente offerta dal Comune ai creditori, dovrà da questi ultimi essere accettata entro il termine che sarà fissato nell’offerta, non superiore a trenta giorni e prevederà la rinuncia da parte del creditore ad ogni altra pretesa e la liquidazione obbligatoria, da parte del Comune, entro venti giorni.

Bloccati interessi e nuovi pignoramenti

Dalla conoscenza dell’accettazione della transazione dalla data di approvazione del piano di rilevazione dei debiti commerciali certi, liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2021 e fino al completamento della presentazione da parte del comune delle proposte transattive, "non possono essere intraprese o proseguite procedure esecutive per i debiti inseriti nel predetto piano e i debiti non producono interessi né sono soggetti alla rivalutazione monetaria.

Le procedure esecutive pendenti alla predetta data, nelle quali sono scaduti i termini per l'opposizione giudiziale da parte dell'ente, o la stessa benché proposta è stata rigettata, sono dichiarate estinte d'ufficio dal giudice con inserimento nel piano stesso dell'importo dovuto a titolo di capitale, accessori e spese. I pignoramenti eventualmente eseguiti dalla data di approvazione del piano di rilevazione e sino al momento della presentazione di tutte le proposte transattive ai creditori non vincolano l'ente ed il tesoriere, i quali possono disporre delle somme per i fini dell'ente e le finalità di legge".

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