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Covid 19

Napoli, 35 chili di alimenti pericolosi nei bar di due ospedali: arrivano i Nas

Due bar all’interno di altrettanti ristoranti di Napoli sanzionati dai Nas: sequestrati anche 35 chili di alimenti all’interno, non avevano né certificazione sanitaria né quella fiscale. I controlli nell’ambito di una maxi operazione in tutta Italia, dove sono emersi 132 bar all’interno degli ospedali con irregolarità sui 382 controllati.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Ci sono anche due bar all'interno degli ospedali napoletani tra quelli sanzionati dai carabinieri nell'ambito di una vasta operazione che ha visto controlli a raffica in bar e servizi di ristoro che si trovano all'interno dei nosocomi pubblici e privati nazionali. A Napoli sono stati due i bar sanzionati all'interno di altrettante strutture ospedaliere del capoluogo. In particolare, entrambi avevano al loro interno vari alimenti tra cui prodotti di carne, derivati del latte e semi-lavorati per la pizza, tutti privi di documentazione fiscale e, soprattutto, di quella sanitaria idonea a risalire all'azienda fornitrice. Sanzionati i responsabili di entrambi i bar, al termine dell'operazione sono stati sequestrati 35 chili di alimenti potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori e comminate multe per tremila euro.

Controlli che hanno fatto emergere criticità in tutta Italia: oltre ai due bar negli ospedali napoletani, complessivamente ne sono stati sanzionati 132 sui 382 controllati, con 125mila euro di multe totali, 128 sanzioni e 10 deferimenti all'autorità giudiziaria per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e per violazioni della disciplina sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. "Principale finalità del servizio", hanno spiegato i Carabinieri del Comando per la Tutela della Salute, che hanno eseguito la vasta operazione in tutta Italia con l'ausilio del Ministero della Salute, "è la tutela del cittadino che, accedendo a tali centri per motivi sanitari, si possa rivolgere in sicurezza ai servizi di somministrazione di alimenti e bevande, sia in relazione alla salubrità dei prodotti consumati, sia alla protezione da possibili contagi da Covid-19".

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