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Muore dopo un anno di agonia il detenuto aggredito con 26 coltellate nel carcere di Avellino

Paolo Piccolo, 26 anni, fu massacrato da altri detenuti: cranio sfondato e 26 coltellate. Ora l’accusa è omicidio aggravato.
A cura di Redazione Napoli
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È morto nella notte nel reparto di rianimazione dell’ospedale "Moscati" di Avellino Paolo Piccolo, 26 anni, detenuto originario di Napoli. Il giovane era stato vittima, lo scorso 24 ottobre 2024, quindi quasi un anno fa, di una violenta aggressione all'interno del carcere avellinese: un pestaggio feroce durante il quale riportò lo sfondamento del cranio e ventisei coltellate, una delle quali gli aveva lesionato un polmone.

Dopo mesi di ricovero e un progressivo peggioramento, il suo corpo era ridotto a meno di 25 chili. I familiari e il suo avvocato, Costantino Cardiello, avevano più volte segnalato la mancanza di cure adeguate e sollecitato il trasferimento in una struttura specializzata per la riabilitazione.

Dopo un breve periodo al centro "Don Gnocchi" di Sant’Angelo dei Lombardi, polo specialistico riabilitativo,  Piccolo era stato nuovamente ricoverato in ospedale, dove è deceduto. Per la brutale aggressione sono sotto processo sette detenuti, inizialmente accusati di tentato omicidio: con la morte del 26enne, il reato contestato sarà ora riformulato in omicidio aggravato.

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