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Morte di Michele Noschese a Ibiza

Morte di Michele Noschese a Ibiza, gli esiti della nuova autopsia: sette costole e due clavicole rotte

Nuovi approfondimenti sul corpo di Michele Noschese, il producer napoletano morto a Ibiza in circostanze ancora da chiarire, hanno rivelato la presenza di sette costole rotte e fratture a entrambe le clavicole. “Se queste informazioni sono confermate – dice il padre del dj – la situazione prende una piega diversa”.
A cura di Alice De Luca
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Sarebbe emersa la frattura di sette costole e di entrambe le clavicole dai nuovi esami compiuti sul cadavere di Michele Noschese, il producer 35enne napoletano, noto come Dj Godzi, morto una settimana fa a Ibiza in circostanze ancora da chiarire. Secondo alcuni giornali sarebbe questo il referto dei nuovi approfondimenti compiuti alla presenza del perito di parte, il medico legale Juan Luis Ponceda. La prima autopsia, che sembrava non aver rilevato segni di percosse o lesioni, era stata definita dai familiari del 35enne, "incompleta e frettolosa".

"Sto andando in clinica a prendere il referto – ha detto da Ibiza Giuseppe Noschese, padre del dj, ex primario del reparto di traumatologia dell'ospedale Antonio Cardarelli di Napoli Se queste informazioni sono confermate, ovviamente l'intera situazione prende una piega diversa". Ha aggiunto Noschese: "La cremazione che era prevista per oggi è stata rinviata, perché il magistrato non ha firmato la liberazione della salma".

La morte del Dj sarebbe avvenuta nella notte tra venerdì 18 e sabato 19 luglio a santa Eulalia. Noschese si trovava nella casa che condivideva con altre due persone (un napoletano e una ragazza argentina) dove, secondo una prima ricostruzione, ci sarebbe stata una festa. I vicini si sarebbero lamentati per la musica alta, facendo scattare l'intervento della Guardia Civil spagnola. 

Secondo le autorità spagnole, sabato sera Noschese avrebbe minacciato "un vicino in avanzata età con un coltello" e sarebbe stato "sotto effetto di sostanze stupefacenti" e "in preda ad allucinazioni". Le forze dell'ordine sarebbero intervenute, come scrivono in una nota, cercando di "contenere l'aggressore" (ripreso in un video mentre blocca il il vicino di casa con un braccio) e a quel punto Noschese "ha cominciato ad avere convulsioni". Gli agenti avrebbero poi tentato di rianimarlo con massaggi "cardiopolmonari", "ma senza esito", fino all'arrivo dei sanitari, quando è stato constatato il decesso del 35enne, che secondo la Guardia Civil sarebbe morto per arresto circolatorio.

Diversa, invece, la versione di un amico di Noschese, che ha raccontato al giornale Il Mattino di aver assistito come testimone agli eventi. Nega che ci sia stata una festa in casa e dice che il dj ha discusso con il vicino di casa ma senza minacciarlo o fargli del male. L'uomo sarebbe invece caduto da solo e la Polizia avrebbe ammanettato mani e piedi del 35enne facendogli prendere alcuni colpi. 

Aegc, l'associazione che tutela gli interessi degli appartenenti alla Guardia Civil spagnola, ha scritto in una nota che l'intervento della Guardia Civil è stato "corretto" ed è stata usata la "forza minima necessaria" a bloccare un uomo che era "minaccioso" e "completamente fuori controllo". Noschese, hanno aggiunto, "non è stato picchiato, né trascinato a morte, né massacrato, né si è trattato di omicidio".

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