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Mercato abusivo di Porta Nolana, i vigili di Napoli a Meloni: “Pattuglie massacrate, 57 agenti feriti. Così lo Stato perde”

Dossier del sindacato Csa della Polizia Locale alla Premier e al ministro Piantedosi: “Noi lasciati soli. Fatti 16 arresti e 36 fermi in 2 anni, ma i nostri agenti accerchiati e feriti. Serve un piano straordinario”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Cinquantasette agenti di Polizia Locale feriti in due anni al mercato abusivo "degli stracci" di Porta Nolana, dove si rivendono i rifiuti raccolti dalle pattumiere in giro per la città. Pattuglie accerchiate e assalite, in un rapporto spesso di 10 contro uno, violenze efferate, accoltellamenti, rapine, scippi, furti, minacce. Un bollettino di guerra quello che emerge dal dossier realizzato dal sindacato Csa, il più rappresentativo della Polizia Locale a Napoli, ed inviato alla Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, e al Prefetto di Napoli, Michele Di Bari. Oggetto: il mercato abusivo "delle pezze" di Porta Nolana, nella zona di piazza Garibaldi a Napoli.

Quel fazzoletto di territorio, un quadrilatero compreso tra Corso Umberto I, corso Garibaldi, piazza Nolana e via Marvasi, dalla seconda metà del 2023 è diventato di competenza, dal punto di vista della sicurezza, degli agenti dell'Unità Operativa Avvocata della Polizia Locale. Ma i compiti tradizionali di polizia amministrativa, secondo il Csa, sono del tutto marginali, rispetto alle incombenze di sicurezza pubblica. Quell'area, scrivono i sindacati, è "ad alto tasso di rischio e pericolo".

"A Porta Nolana, 57 agenti di Polizia Locale feriti in 2 anni"

Una polveriera, preda di gruppi e bande rivali, ad altissimo tasso di reati. Per 6 giorni su 7, esclusa la domenica quando è attivo un servizio interforze che vede coinvolte più forze di polizia, i controlli sulla sicurezza e l'ordine pubblico nella zona ricadono quasi esclusivamente sulla Polizia Locale, già a corto di organico. In due anni, sono stati eseguiti 16 arresti e 36 fermi (un arresto ed un fermo di polizia giudiziaria nel secondo semestre 2023, 9 arresti e 26 fermi nel 2024, 5 arresti e 9 fermi nel 2025 fino ad oggi). A questa intensa attività di polizia fanno da contraltare, però, i numeri dei feriti: "il solo personale incardinato nell’Unità Operativa Avvocata ha riportato 15 infortuni in servizio nel 2023, 29 infortuni nel 2024 e 13 (ad oggi) per il 2025″: in totale 57 agenti infortunati. L'ultima aggressione avvenuta 2 settimane fa, con un extracomunitario che ha ferito gli agenti con un coccio di mattone, mandandoli in ospedale.

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"Per gli infortuni in servizio – scrive Antonio D'Amato, Coordinatore del Dipartimento Polizia Locale per il Csa – il personale della polizia municipale, contrattualizzato nel comparto Funzioni locali, perde gran parte del salario accessorio (circa 25 euro al giorno) e, non essendo equiparato al personale appartenente alle forze dell'ordine, in termini di categoria usurante (benché operino alle stesse condizioni di questi), non gli viene garantita nemmeno la stessa assistenza e previdenza". Una pattuglia composta da 3 agenti, che è quella di solito impiegata per i controlli, "non può, di certo, contenere, figuriamoci contrastare, una mole compresa tra le 20 e le 40 unità che si associano, reagendo, avverso l’attività di controllo".

Il dossier del sindacato Csa sulle aggressioni ai vigili

I sindacati dei caschi bianchi da anni hanno puntato i riflettori sulla situazione esplosiva di Porta Nolana. Il Csa da oltre un anno segnala "le carenti e gravi condizioni di impiego del personale di Polizia Municipale di Napoli nonché l’insoddisfacente grado di vivibilità dei cittadini dell’area di Porta Nolana che lo Stato tutto, dagli Organi centrali a quelli periferici, è tenuto a garantire".

Il mercato abusivo degli stracci vede impegnati, secondo il sindacato, decine di ambulanti "comunitari (Rom o Sinti, per la maggior parte) ed extracomunitari (tunisini, marocchini, senegalesi, georgiani ed ucraini)". I venditori illegali "usano depositare sui marciapiedi, su appositi teli, oggetti e capi di vestiario riciclati, prelevati furtivamente dagli appositi contenitori della differenziata e dai bidoni dei rifiuti solidi urbani presenti in città, per rivenderli alla popolazione. È palese il generarsi di una insostenibile situazione igienica e di una condizione di legalità oltre il limite della normale vivibilità. La popolazione residente è esasperata, dato l’alto degrado e l’abbandono del territorio".

A questi si aggiungono gruppi di diversa nazionalità presenti sul territorio "in conflitto tra loro, nonché in conflitto con la popolazione locale", che "generano continue problematiche di ordine e sicurezza pubblica in quanto tali soggetti, sovente, oltre a bivaccare, infastidire passanti, rumoreggiare, sporcare, rilasciare sulla pubblica via rifiuti di ogni genere (finanche i propri bisogni fisiologici), si affrontano, spesso tra loro, ma non solo, a coltellate, bottigliate o a mezzo di oggetti contundenti per la gestione e fruizione di porzioni od angoli di territorio".

La sospetta presenza di personaggi loschi nella zona ha indotto i caschi bianchi a supporre anche che "oltre ad interessi legati al commercio di prodotti leciti ed illeciti vi siano interessi legati ad una tipologia gestionale camorristica di diversa natura".

La Polizia Locale: "Noi lasciati soli"

La Polizia Locale, già a corto di personale, si sta occupando dei controlli amministrativi. Ma spesso questi sfociano in operazioni di ordine pubblico e sicurezza. "Al primo approccio di controllo da parte degli operatori di polizia municipale – scrive D'Amato – si innesca, sovente, una reazione consistente nell’accerchiamento, da parte di questi soggetti, dei 2/3 agenti impiegati al controllo di polizia commerciale e, consequenzialmente, l’amministrazione dell’evento si caratterizza per la diversa natura gestionale che da amministrativa sfocia in un’attività di sicurezza e di ordine pubblico. Accerchiamento, proteste, spintoni, agevolazione dell’allontanamento delle persone oggetto di controllo, reazioni fisiche".

E, ancora, nella maggioranza dei casi, sottolinea, "da un controllo di polizia amministrativa l’attività si tramuta in un accertamento di controllo sulla persona e sulla sua regolarità sul territorio nazionale, stanti le reazioni avverse della totalità dei soggetti che cercano di sottrarsi ai controlli, ed in reazioni illecite che concretizzano reati di differente carattere penale (minacce, violenza, resistenza, oltraggio a pubblico ufficiale, posizione irregolare sul territorio, aggressione, lesioni personali, tentato omicidio, associazione a delinquere, scippi, rapine)".

La proposta: "Serve piano straordinario"

La proposta lanciata dal sindacato Csa è quella di un piano straordinario per affrontare il problema del quadrilatero di Porta Nolana. "Lo Stato non può perdere – scrive il sindacato – urge un intervento fermo, individuando anche tale area come zona rossa e facendola oggetto di serrati controlli interforze. Le Forze dell’Ordine potrebbero concentrarsi sui controlli sulle persone. Le altre Forze di polizia, tra cui anche la polizia municipale, potrebbe allargare il proprio campo d’azione, per le proprie competenze e, oltre a collaborare con le prime, potrebbe procedere, in potenziamento di personale, ad una gestione dell’area finalizzata ad una maggiore e più incisiva attività di controllo dei mercati, degli esercizi di vicinato e degli esercizi pubblici, delle relative occupazioni di suolo, dei veicoli e della loro circolazione, della regolamentazione della viabilità, del controllo delle soste difformi, dei controlli alloggiativi, dei b&b, dei regolamenti di igiene urbana, commerciali, edilizi, ambientali, pubblicitari. L’Asia potrebbe occuparsi dello spazzamento dei rifiuti presenziando stabilmente la zona e fornendo la disponibilità continuativa del compattatore. L’ASL potrebbe provvedere alle bonifiche".

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