Mensa scolastica, a San Mauro Cilento “paga” il sindaco con la sua indennità: “Così aiutiamo le famiglie”

A San Mauro Cilento, in provincia di Salerno, la mensa scolastica la "offre" il sindaco. Nel vero senso della parola: Carlo Pisacane, primo cittadino del piccolo comune cilentano, verserà per il secondo anno consecutivo la sua indennità per pagare la quota delle famiglie per la refezione scolastica. Un metodo, spiega, per evitare lo spopolamento del paese verso altri comuni. "E devo dire che sta funzionando", ha spiegato a Fanpage.it in una intervista esclusiva.
Come nasce questa scelta che, possiamo dirlo, è un po' inusuale?
Ma guardi, San Marco è un paese un piccolo, quindi lo faccio anche per aiutare alle persone e permettere alle famiglie di non mandare i figli a studiare in altri posti, per non abbandonare il proprio paese, ecco. Questo alla fine è una sorta di "incentivo", per le famiglie perché chi ha per esempio due figli comunque risparmia un bel po' di soldi al mese.
E così facendo li "invogliate" a restare a San Mauro Cilento..
Certo. Li facciamo rimanere nel paese. Tipo con lo scuola bus la stessa cosa, anche se quello lo abbiamo fatto col bilancio comunale. Il ragionamento è semplice: se devono pagare la mensa, devono pagare lo scuola bus, e così via, allora finisce che vanno in qualche paese qua vicino, che so, Casal Velino, dove ci sono tutti i servizi. E così però succede che il paese si spopola e che la scuola dobbiamo addirittura chiudere. Certo.
Lei già lo scorso anno fece una cosa simile, se non ricordo male. Il risultato, possiamo dire, è stato positivo?
Sì, esatto, evitammo alle famiglie di far pagare loro la mensa, versando la mia indennità. Ed il risultato è stato positivo, assolutamente sì, poi gli stessi genitori sono rimasti contenti.
Lei ha anche sottolineato che a volte utilizza la propria indennità anche per altre risorse, come carta, toner..
Noi dipendiamo dall'Istituto Comprensivo di Castelnuovo, e può capitare che a volte manchino risorse base: ecco perché le compriamo con i nostri soldi. Carta igienica, toner, risme di fogli.. diciamo che interveniamo così al fatto di essere un comune piccolo e con problematiche diverse magari dalle grandi città e dai capoluoghi.