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Mascherine obbligatorie in Campania, De Luca: “Più polizia per i controlli”

Il presidente Vincenzo De Luca chiede al ministro dell’interno più forze dell’ordine per garantire “il rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza sanitaria”. Appena ieri, il neo-eletto presidente aveva reintrodotto le mascherine obbligatorie in tutta la Campania anche all’aperto fino al 4 ottobre.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Vincenzo De Luca chiede più poliziotti in strada per garantire "il rispetto delle misure di prevenzione e sicurezza sanitaria". Il neo-eletto presidente della Campania, in carica per la seconda volta consecutiva dopo la vittoria nelle elezioni del 20-21 settembre, ha scritto al ministro dell'Interno per chiedere "un impegno straordinario delle Forze dell'Ordine in campo e di un incremento numerico delle stesse, indispensabili all'efficacia delle attività di controllo inerenti all'emergenza".

Nella giornata di ieri, Vincenzo De Luca aveva già annunciato di aver reintrodotto, con un'apposita ordinanza valida fino al 4 ottobre, l'obbligo delle mascherine all'aperto in tutta la regione e per tutta la giornata. E quest'oggi, il presidente della regione Campania ha annunciato di aver richiesto nuove forze dell'ordine in strada che permettano di far osservare proprio l'ordinanza emanata nella giornata di ieri. Intanto, da ieri sono state riaperte la grande maggioranza delle scuole della Campania (salvo nei comuni che hanno disposto per un ulteriore spostamento al 28 settembre ed al 1° ottobre, chi per le recenti elezioni che hanno visto gli istituti occupati dai seggi e chi per i troppi casi di coronavirus in città). Ed anche per le scuole, De Luca ha scritto al governo, chiedendo "l'adozione di ogni atto necessario ad implementare le unità di sostegno da destinare alle scuole della Campania, anche in deroga al regime ordinario, per garantire la continuità didattica degli alunni con disabilità", segnalando anche "la pressante esigenza, nel contesto epidemiologico che si registra sul territorio regionale e a livello nazionale, di evitare la mobilità interregionale del corpo docente per i rischi di diffusione del contagio ad essa connessa".

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