3.260 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Ultime notizie sull'omicidio di Marzia Capezzuti

Marzia Capezzuti torturata prima dell’omicidio: la perizia non lascia spazio a dubbi

La perizia sul corpo di Marzia Capezzuti confermerebbe le ipotesi della Procura: morte per strozzamento, ma anche torture risalenti a mesi prima dell’omicidio.
A cura di Giuseppe Cozzolino
3.260 CONDIVISIONI
Marzia Capezzuti
Marzia Capezzuti
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Marzia Capezzuti vittima di sevizie che duravano da diversi mesi: questo l'esito delle perizie sul corpo martoriato della giovane milanese scomparsa nel marzo 2022 da Pontecagnano, in provincia di Salerno, e il cui corpo fu ritrovato in un casolare abbandonato nella vicina Montecorvino Pugliano lo scorso 25 ottobre. Ora i due periti delle due procure (quella di Salerno e quella del Tribunale dei Minori) potranno firmare il nulla osta che "libererà" la salma della giovane, che verrà restituita alla famiglia per i funerali. Non c'è ancora una data per il dissequestro, ma tutto lascia intendere che potrebbe arrivare nei prossimi giorni.

Agghiacciante l'esito dell'incidente probatorio: Marzia sarebbe morta per strozzamento, come rivelerebbero le forti pressioni sull'osso ioide riscontrate, ma alla colonna vertebrale ed alla cassa toracica avrebbe avuto lesioni risalenti almeno a quattro mesi prima della morte. Confermata anche l'estirpazione dei denti in maniera violenta, così come l'arco di tempo in cui collocare il decesso: la primavera del 2022, che coincide con il mese di marzo emerso dalle indagini dei militari dell'Arma e che corrispondono anche alla scomparsa della donna, avvenuta l'8 marzo dello scorso anno.

L'avvocato Pierluigi Spadafora, che difende i coniugi Barbara Vacchiano e Damiano Noschese, aveva sollevato una "eccezione di nullità" della perizia, sostenendo che il proprio medico legale non avrebbe avuto comunicazione sui vari passaggi eseguiti; per l'avvocato della difesa Carmela Landi ed il pubblico ministero Licia Vivaldi, invece, tutti i passaggi erano stati eseguiti correttamente, tanto che dopo due ore di camera di consiglio l'eccezione è stata respinta dal giudice per le indagini preliminari Gerardina Romaniello. Perizia che dunque avrebbe confermato le tesi della Procura ed il racconto fatto dal fratello minore alla sorella Annamaria (assente durante l'incidente probatorio) nella videochiamata che poi ha "incastrato" gli indagati e permesso agli inquirenti di ritrovare il corpo.

3.260 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views