Martina Carbonaro uccisa a 14 anni, nuovo sequestro del telefono dell’ex

La Procura di Napoli ha disposto nuovi accertamenti sul telefono di Alessio Tucci, reo confesso dell‘omicidio della sua ex fidanzata, la 14enne Martina Carbonaro, il cui corpo è stato rinvenuto a fine maggio in una struttura del campo Moccia di Afragola, a Napoli; gli inquirenti vogliono nuovamente analizzare le chat tra i due giovanissimi, per capire se c'è stata premeditazione o se, come ha sempre sostenuto il ragazzo, l'omicidio è avvenuto in un momento di rabbia, dovuto ad un rifiuto da parte della 14enne con la quale la relazione era già interrotta da diversi giorni.
Nuovo sequestro del telefono per Alessio Tucci
Gli accertamenti irripetibili disposti nelle scorse ore dalla Procura di Napoli, anticipa il quotidiano Il Mattino, riguardano anche una pietra macchiata di sangue trovata sul luogo dell'omicidio e non analizzata prima, che potrebbe essere quella usata dal 19enne per colpire più volte alla testa e al volto la ragazza, e alcune tracce biologiche rinvenute sotto le unghie della 14enne e che potrebbero attestare il tentativo della ragazza di difendersi durante l'aggressione.
L'ipotesi della premeditazione
Il telefono di Tucci, di cui è stata già effettuata copia forense nei mesi scorsi, è stato nuovamente consegnato agli inquirenti a metà ottobre. Al vaglio ci sono le chat tra i due giovanissimi, l'attenzione si focalizza sui messaggi che Tucci ha inviato alla ormai ex fidanzata nelle ultime due settimane prima dell'omicidio, quindi quando la loro relazione si era già conclusa.
L'obiettivo è capire se, quando i due giovanissimi sono andati nella ex casa del custode del campo sportivo di Afragola, Tucci aveva già intenzione di aggredire Martina Carbonaro. La famiglia della ragazza è assistita dall'avvocato Sergio Pisani, mentre Tucci è difeso dall'avvocato Mario Mangazzo.
 
		 
  