Martina Carbonaro, la mamma di Tucci: “Lei era come una figlia e lui deve pagare”. Ad Afragola tensioni in un negozio

«Io chiedo perdono ai genitori di Martina. Sono morta insieme a Martina, lei è stata più di una figlia per me. Mio figlio Alessio? Deve pagare. Giustamente». A parlare, ai microfoni di "Porta a Porta" è Santa D'Ambrosio, la madre di Alessio Tucci, il 18enne che ad Afragola ha ammazzato Martina Carbonaro, 14 anni occultandone il corpo. La donna racconta di non aver minimamente dubitato del figlio. Dice di aver pensato ad un altro ragazzo.
«Mio figlio – racconta al talk politico condotto da Bruno Vespa su Rai1 – mi disse: "Mamma, lo sai che ieri sono stato a casa di Martina, a parlare con i genitori. Gli ho raccontato quello che succede…Ha conosciuto un ragazzo, si sta frequentando con questo ragazzo,
e si è innamorata. E quando la mamma disse: "Santa, non troviamo Martina", io pensai, darsi che questo ragazzo l’abbia incontrata, l’abbia presa e portata via con il treno». E invece Alessio Tucci partecipava attivamente alle ricerche pur sapendo di essere stato lui l'assassino della ragazzina, ammazzata a pietrate.
«Non litigavano mai. Mai. Non è vero che l’ha lasciato per uno schiaffo» – dice la donna -. Santa D'Ambrosio non è andata dal figlio in carcere: «Al momento non me la sento di andare a trovarlo. Non ce la faccio, sono distrutta. Non riesco nemmeno a uscire di casa».
Ad Afragola nelle ultime ore – lo raccontano alcuni residenti – ci sono stati episodi di tensione nei confronti della famiglia di Tucci, all'interno di alcuni esercizi commerciali del grosso comune dell'hinterland Nord di Napoli. Del resto anche il figlio reo confesso del femminicidio è stato trasferito dal carcere di Poggioreale poiché considerato a rischio ritorsioni da altri detenuti.