Manifestazione Gaza Napoli, occupati i binari della Stazione Centrale

I manifestanti in presidio in piazza Garibaldi contro il genocidio attuato da Israele a Gaza e in Palestina hanno fatto irruzione all'interno della Stazione Centrale di Napoli, che sorge proprio nella piazza. Già prima delle 9 di questa mattina, nella piazza che porta il nome dell'eroe dei due mondi si sono radunate circa cinquemila persone; intorno alle 10.30, poi, con l'arrivo di altri manifestanti, c'è stata l'irruzione all'interno dello scalo ferroviario. Molti dei partecipanti alla mobilitazione per Gaza, così, sono entrati nella stazione e si sono posizionati sui binari, anche se la circolazione non è stata interrotta; lo sciopero generale decretato da USB per oggi, lunedì 22 settembre, coinvolge già il trasporto pubblico, sia locale che in tutto il Paese.
Oggi, a Napoli, è prevista anche la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, nel pomeriggio, si recherà a Bagnoli, quartiere della periferia occidentale della città. Proprio in occasione della visita di Mattarella a Napoli, è prevista un'altra manifestazione nei luoghi visitati dal Presidente della Repubblica.
Oggi sciopero di 24 ore per Gaza in tutta Italia
Lo sciopero di oggi coinvolge lavoratori pubblici e privati. USB (Unione Sindacale di Base), nell'annunciare la mobilitazione contro il genocidio a Gaza, nei giorni scorsi ha reso noto:
È tempo di sciopero generale perché lo sterminio del popolo palestinese è sotto gli occhi di tutti, in diretta streaming, da troppo tempo e non ci sono alibi che tengano. Tutti sappiamo quello che accade. E tutti siamo chiamati a prendere posizione, a essere umani. È tempo di sciopero generale ed è la sola strada percorribile. Anche i lavoratori e le lavoratrici del Commercio, nelle numerose assemblee che si sono tenute in questi giorni, hanno espresso la volontà di aderire allo sciopero generale di intero turno indetto da USB per il 22 settembre 2025
Il comunicato di USB prosegue:
Nel settore è da tempo evidente la stretta correlazione tra un sistema di profitto e sfruttamento del lavoro e il sistema del blocco occidentale che foraggia tutte le guerre. La complicità colpevole anche del nostro Governo che sostiene -non solo economicamente- il genocidio in corso a danno del popolo Palestinese è lo stesso Governo che sta sottraendo risorse alla Sanità, alla Scuola, alla Contrattazione con il conseguente impoverimento dei lavoratori: tenendo basse le retribuzioni e aumentando il costo della vita