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Manfredi: “Vogliamo riavere metro e funicolari fino a tardi nei weekend”

Il sindaco in consiglio comunale: “I servizi sono migliorati, ma vogliamo fare di più. Pesano i debiti del passato”
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Entro un anno apriremo le stazioni del Centro Direzionale della metro Linea 1, le stazioni della metro linea 6, ma bisogna lavorare per prolungare gli orari con particolare riferimenti al fine settimana”. A parlare è il sindaco Gaetano Manfredi, a margine della riunione del consiglio comunale convocata per approvare il bilancio di previsione 2023.

Il primo cittadino, quindi, punta a ripristinare gli orari prolungati della metro Linea 1 e delle funicolari nel weekend, che fino a prima del Covid arrivavano alle 2,00 di notte, consentendo a tanti cittadini di poter viaggiare con i mezzi pubblici, lasciando l'auto a casa. Per Manfredi c'è la necessità di “una migliore organizzazione dei servizi”, anche se per il sindaco sono stati fatti comunque dei “passi in avanti” finora.

Acquistati 177 nuovi mezzi Asìa

Il Comune, intanto, ha acquistato 177 nuovi mezzi meccanici di Asìa per ripulire la città. I primi arriveranno entro fine anno. Ma “va affiancata una riorganizzazione del servizio che è già in corso”. Altri temi toccati dal sindaco sono la gestione del patrimonio e le riscossioni delle tasse.

Sulle case popolari Erp “servono risorse significative per lavorare sulla manutenzione che noi oggi non abbiamo e dunque serve trovare una formula per intervenire sulla manutenzione ordinaria, mentre sono in programma e in corso interventi straordinari a Scampia, a Taverna del ferro, ai Bipiani di Ponticelli”.

La riscossione coattiva affidata ai privati di Municipia è partita concretamente il 1 luglio scorso. Il Comune si aspetta “un impatto già sui conti del 2023. Siamo fiduciosi – ha concluso il sindaco – L'investimento per l'aggiornamento delle banche dati e del sistema di notifiche ci aiuterà a riscuotere meglio da chi non ha mai pagato le tasse ma interverremo anche sull'aggiornamento della base imponibile e aumentando la base dei contribuenti entro due, tre anni si potrà anche abbassare la Tari”.

Oltre un miliardo di investimenti

Dal punto di vista degli investimenti, in bilancio ci sono 1 miliardo e 200 milioni in più di risorse “reperite dal Pnrr e da qualche altro progetto”. Ma, conclude Manfredi, “il grande problema della città è questo enorme debito e il conseguente piano di rientro sebbene sia aiutato parzialmente dal Patto per Napoli che ci dà circa 150 milioni l'anno, ma noi dobbiamo restituire 750 milioni. I numeri che emergono dal bilancio sono molto chiari – ha aggiunto – abbiamo un numero che ci deve far stare sempre sull'allerta perché su 1 miliardo e 600 milioni di spesa corrente, abbiamo circa 750 milioni che servono alla copertura del debito. Una situazione economico finanziaria dell'ente che può migliorare attraverso il miglioramento della riscossione "che libera risorse”.

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