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Maltempo in arrivo, il meteorologo Mazzarella: “Rischio mareggiate sul Lungomare di Napoli”

Arriva il maltempo, con venti anche fino ai 100 chilometri orari. Rischio mareggiate: lo spiega a Fanpage.it il meteorologo Adriano Mazzarella.
Intervista a Prof. Adriano Mazzarella
Meteorologo e fisico, già professore di Climatologia presso l'Università Federico II di Napoli
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il professor Adriano Mazzarella. Foto / Fanpage.it
Il professor Adriano Mazzarella. Foto / Fanpage.it

Arriva il maltempo anche su Napoli e la Campania: e il rischio è che, soprattutto tra martedì e giovedì, possano verificarsi mareggiate anche molto violente, in particolare sul Lungomare di Napoli. Lo ha spiegato il professor Adriano Mazzarella, meteorologo e fisico, già docente di Climatologia presso l'Università Federico II di Napoli, che spesso interviene a Fanpage.it per commentare i dati raccolti dalle stazioni meteorologiche e ipotizzare le previsioni locali e regionali.

Professore, che giorni ci aspettano?

Sta arrivando il "Generale Inverno", con un deciso calo della temperatura e con piogge e neve nella seconda metà di gennaio. E si prevedono potenziali fenomeni meteo-marini anche estremi, oltre a piogge abbondanti sul versante tirrenico con forti venti prima di libeccio e poi di grecale in Campania. Le temperature potranno calare anche di circa 10°C rispetto al mese di dicembre e alla prima metà di gennaio e le piogge saranno continue ed abbondanti. Ma attenzione anche alle possibili mareggiate.

In che senso?

Con i fortissimi venti di libeccio, attorno ai cento chilometri orari, che colpiranno i litorali campani e laziali, si potranno innescare mareggiate violente, con onde molto alte e simili a quelle che hanno colpito il Lungomare di Napoli il 28 dicembre 2020 e il 22 novembre 2022, per citare gli ultimi due casi. Dall'altra parte, proprio i venti di libeccio attenueranno per qualche giorno il calo di temperature. I giorni più a rischio mareggiate sono il 17, 18 e 19 gennaio.

Che altro ci attende in questo gennaio?

Bisognerà prestare attenzione alla neve, che inizialmente potrà cadere sopra i 1.500-1.600 metri sugli Appennini, ma poi con l'arrivo dell'aria fredda in quota, i fiocchi potranno spingersi a quote basse.

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