Luca Piscopo, morto dopo aver mangiato sushi a Napoli, la sentenza: condannato ristoratore, assolto il medico

C'era tanta attesa sulla sentenza di primo grado sulla morte di Luca Piscopo, il ragazzo di 15 anni morto proprio il 2 dicembre del 2021 dopo aver mangiato sushi in un ristorante di Napoli. Il giudice monocratico del Tribunale di Napoli, Giuliana Taglialatela, ha deciso per una condanna e una assoluzione per i due indagati per omicidio colposo: il proprietario del ristorante "All you can eat" del Vomero, quartiere collinare di Napoli, in cui Luca Piscopo ha mangiato sushi, è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione; l'altro indagato, il medico che ha avuto in cura il 15enne, è invece stato assolto.
Al termine della requisitoria, il pubblico ministero aveva chiesto tre anni per il ristoratore, mentre un anno e otto mesi per il medico in quanto, secondo gli inquirenti, Luca Piscopo si sarebbe potuto salvare se curato in tempo e adeguatamente. La sentenza è arrivata dopo molte ore di camera di consiglio, iniziata intorno alle 15 di oggi. Il giudice, inoltre, ha condannato il ristoratore a pagare una provvisionale di 45mila euro per ciascuna della parti civili costituitesi durante il processo.
Luca Piscopo morto a causa della salmonellosi contratta nel ristorante
Come detto, il tragico decesso del 15enne si è verificato esattamente quattro anni fa, il 2 dicembre del 2021. Il calvario di Luca Piscopo è iniziato, però, nove giorni prima, quando il ragazzo, in compagnia di alcuni amici, ha cenato in un ristorante di giapponese di sushi al Vomero che utilizzava la cosiddetta formula "All you can eat". Qualche ora dopo la cena, Luca ha iniziato a stare male e, nove giorni dopo il ricovero in ospedale, è purtroppo deceduto. Secondo gli inquirenti, il 15enne sarebbe morto a causa di una miocardite causata dalla salmonellosi contratta mangiando pesce crudo nel ristorante partenopeo.