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Lo Stadio Collana torna alla Regione Campania dal 5 giugno e affidato alla ARUS

Lo stadio Arturo Collana del Vomero all’ARUS: lo ha deciso la Regione Campania. La Giano, che aveva avuto la gestione dell’impianto, dichiarata decaduta per “molteplici e gravi criticità nella gestione della concessione e plurimi inadempimenti”, ha spiegato Palazzo Santa Lucia. “La consegna degli impianti all’Agenzia regionale per lo sport è fissata per il giorno 5 giugno 2021”, spiega la Regione.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Lo stadio Arturo Collana del Vomero torna alla Regione Campania, che lo ha affidato a partire dal 5 giugno all'Agenzia Regionale per lo Sport (ARUS). Lo ha comunicato Palazzo Santa Lucia, che spiega anche come la Giano SSD srl, concessionaria fino ad oggi, è "dichiarata decaduta". Si chiude così, almeno per il momento, la lunga querelle tra la Regione Campania e la società affidataria dell'impianto, iniziata lo scorso agosto 2020 dopo l'avvisio di indagine da parte della Guardia di Finanza partenopea.

"Dall’istruttoria sono emerse molteplici e gravi criticità nella gestione della concessione e plurimi inadempimenti da parte del concessionario che, pertanto, è stato dichiarato decaduto", spiega la Regione Campania. Nessun commento per il momento da parte della Giano SSD, che in questi giorni ha regolarmente organizzato corsi di sport anche in vista dell'estate. "L’uso dell’impianto sportivo deve improntarsi alla massima fruibilità da parte dei cittadini, del CONI, delle Federazioni sportive, delle associazioni e società sportive, degli enti di promozione sportiva e delle scuole, per la pratica di attività sportive, ricreative e sociali ed è garantito, sulla base di criteri obiettivi, a tutte le società ed associazioni sportive che praticano le attività a cui l'impianto è destinato", spiega ancora Palazzo Santa Lucia, che ha poi chiosato: "La consegna degli impianti all’Agenzia regionale per lo sport è fissata per il giorno 5 giugno 2021".

La Guardia di Finanza aveva aperto lo scorso anno un'indagine assieme alla Corte dei Conti proprio sul contratto di gestione dello stadio Arturo Collana, firmato dalla Regione Campania e dalla Giano srl. La stessa Regione Campania, poco prima dell'inchiesta, aveva nominato un commissario ad acta per controllare l'esecuzione della concessione stessa: una delibera che era nata proprio dalla collaborazione tra Palazzo Santa Lucia e gli inquirenti, avevano fatto sapere dal comando provinciale delle Fiamme Gialle.

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